Una donna di 82 anni è deceduta all’ospedale San Giovanni di Dio di Fondi, in provincia di Latina, a causa di un’infezione da virus West Nile. La vittima, residente a Nerola, nel territorio della Città Metropolitana di Roma, era stata ricoverata il 14 luglio per febbre e stato confusionale, senza patologie pregresse. La sua morte segna un nuovo allarme per un’infezione trasmessa dalle zanzare Culex, la specie più comune in Italia.

Contagio e diffusione: come si trasmette il virus


Il virus West Nile si trasmette esclusivamente attraverso la puntura di zanzare infette, in particolare la Culex pipiens. Non è previsto il contagio da persona a persona, elemento che riduce il rischio di trasmissione diretta ma impone un’attenzione massima alla prevenzione ambientale. Attualmente, nel Lazio sono stati confermati sei casi. Due pazienti, un uomo di 63 anni e uno di 72, presentano sintomi neurologici aggravati da patologie pregresse e si trovano in condizioni critiche all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Gli altri quattro pazienti, tutti della stessa provincia, mostrano invece un miglioramento clinico. I casi sono scollegati tra loro, ma localizzati nella provincia di Latina.

Le misure adottate dalla Regione Lazio

La Regione Lazio ha rafforzato il proprio piano di sorveglianza attivando una rete di allerta che coinvolge medici di famiglia, pediatri, pronto soccorso e veterinari. Contestualmente, sono in corso interventi di disinfestazione mirati per eliminare i focolai larvali di Culex pipiens. L’obiettivo è ridurre la presenza di insetti vettori del virus e contenere il rischio di ulteriori contagi.

I dati nazionali e il quadro epidemiologico 2025

Secondo i dati più recenti dell’Istituto Superiore di Sanità, aggiornati al 16 luglio 2025, sono stati confermati 5 casi di virus West Nile nell’uomo in Italia, di cui 4 nella forma neuro-invasiva. Le regioni coinvolte includono Piemonte (1 caso), Emilia-Romagna (1 caso) e Lazio (2 casi). Dall’inizio dell’anno, il Ministero della Salute ha registrato 460 casi totali e 20 decessi, confermando un andamento epidemiologico in linea con gli anni precedenti.

Prevenzione: cosa fare per proteggersi

Non esistono vacciniterapie specifiche contro il virus West Nile. La prevenzione si basa sull’adozione di misure individuali e collettive. Il Ministero della Salute raccomanda di:

  • utilizzare repellenti per insetti;
  • installare zanzariere alle finestre;
  • svuotare regolarmente contenitori d’acqua stagnante, come vasi di fiori e secchi;
  • evitare di lasciare recipienti scoperti all’aperto.

Queste semplici azioni, se praticate con costanza, possono contribuire significativamente a limitare la proliferazione delle zanzare e ridurre il rischio di infezioni.