“Alle ore 7.05 di questa mattina, 3 Febbraio 2024, Sua Altezza Reale Vittorio Emanuele, Duca di Savoia e Principe di Napoli, circondato dalla Sua famiglia, si è serenamente spento in Ginevra”, in Svizzera. Aveva 86 anni.

Ne dà notizia una nota di Casa Savoia. “Luogo e data delle esequie saranno comunicati appena possibile”.

La biografia

Vittorio Emanuele di Savoia, figlio dell’ultimo re d’Italia Umberto II e della regina Maria José del Belgio, è stato una figura storica controversa e complessa, il cui nome rimarrà per sempre legato alla dinastia dei Savoia, che ha regnato sull’Italia dal 1861 fino all’instaurazione della Repubblica nel 1946.

Nato a Napoli il 12 febbraio 1937, Vittorio Emanuele ha vissuto gran parte della sua vita in esilio, seguendo le sorti del padre dopo il referendum istituzionale del 1946 che ha visto l’Italia diventare una Repubblica. Nonostante la lontananza dalla terra natale, ha sempre mantenuto un forte legame con l’Italia, sostenendo in varie occasioni il suo amore e il suo attaccamento al Paese.

La sua vita è stata segnata da numerosi eventi controversi e da battaglie legali che hanno spesso tenuto banco sulle pagine dei giornali. Tra questi, il più noto è stato l’incidente di Villa Dupont a Cannes nel 1978, dove un colpo di pistola sparato da Vittorio Emanuele ha accidentalmente ucciso Dirk Hamer, un evento che ha portato a un lungo processo e a un’ampia copertura mediatica.

Nonostante le polemiche, Vittorio Emanuele ha cercato di contribuire al rinnovamento dell’immagine della Casa Savoia, impegnandosi in diverse attività imprenditoriali e benefiche. Ha lavorato per rafforzare i legami culturali e storici tra l’Italia e la sua famiglia, partecipando a eventi pubblici e cerimonie ufficiali dopo il ritorno in Italia, seguito alla revoca del bando di esilio nel 2002.

Vittorio Emanuele si è sposato con Marina Doria, una campionessa di sci nautico svizzera, nel 1971. Dal loro matrimonio è nato Emanuele Filiberto, che ha due figlie, Vittoria e Luisa. La famiglia ha rappresentato un ponte tra il passato monarchico dell’Italia e il presente repubblicano, cercando di coltivare un’eredità storica nel contesto moderno.