Continua la sfilza di gravi atti di bracconaggio, compiuti in danno di animali appartenenti alla fauna protetta dalla legge.

Gli ultimi due casi arrivano da Bergamo, dove sono stati ricoverati due esemplari di Poiana e Sparviero, risultati entrambi colpiti dai pallini di piombo. Si tratta di animali appartenenti alla fauna tutelata sia dalla normativa nazionale che comunitaria. La Poiana è un rapace di medie dimensioni che frequenta ambienti  molto diversi tra loro. E’ specializzata nella cattura di prede terrestri, come nel caso di piccoli  e medi roditori. Nel caso dello Sparviero, invece, si tratta di un rapace dalla forma molto più snella rispetto al primo che si nutre di uccelli catturati negli ambienti boschivi. Quello ricoverato a Bergamo, presso il Centro di Valpredina gestito dal WWF, presenta tra gli altri un pallino rimasto conficcato molto vicino alle vertebre cervicali.

In entrambi  i casi si tratta di animali pressocchè impossibili da confondere con una specie cacciabile. Un qualsiasi dubbio, comunque, dovrebbe impedire l’esplosione del colpo d’arma da fuoco. Secondo quanto più volte dichiarato dalle stesse associazioni, in questo caso il colpo di fucile potrebbe essere intenzionale.

A seguito dei ripetuti e gravi atti di bracconaggio, l’Unione Europea ha aperto nei confronti dell’Italia il fascicolo EU-Pilot, una fase, cioè, propedeutica alla procedura d’infranzione. Per rispondere alle sollecitazioni Europee è in preparazione il cosiddetto Piano Nazionale antibracconaggio. In più occasioni le associazioni hanno chiesto l’inasprimento delle pene ed in particolare la revisione dei reati venatori, ad oggi tutti di semplice natura contravvenzionale. Gli ambientalisti, li vorrebbero reati-delitti, come quelli di maltrattamento ed uccisione di animali.

Se sei interessato al mondo degli animali CLICCA QUI