Lo zoo di Aalborg, in Danimarca, ha lanciato un appello insolito: donare animali domestici come conigli, galline e cavalli per nutrire i suoi predatori.
Lo zoo di Aalborg, situato nel nord della Danimarca, ha fatto parlare di sé per un’iniziativa tanto insolita quanto controversa: un invito ai cittadini a donare animali domestici come conigli, porcellini d’India, galline e persino cavalli per nutrire i suoi predatori carnivori, tra cui leoni, tigri e linci eurasiatiche.
In un post su Facebook datato 31 luglio, lo zoo ha spiegato che questa pratica mira a “imitare la catena alimentare naturale degli animali” ospitati, sottolineando l’importanza di una dieta che rispecchi ciò che i predatori mangerebbero in natura. Tuttavia, l’appello ha scatenato reazioni contrastanti, con critiche accese da parte di alcuni utenti e apprezzamenti da altri che vedono nell’iniziativa un approccio pragmatico alla gestione degli animali.
Un approccio per il benessere dei predatori
Secondo lo zoo, l’obiettivo è fornire ai suoi carnivori, in particolare alla lince eurasiatica, una dieta che includa prede intere, complete di pelo, ossa e tessuti, per replicare il più possibile le condizioni naturali. “Polli, conigli e porcellini d’India costituiscono una parte importante della dieta dei nostri predatori”, ha dichiarato lo zoo nel suo post, evidenziando che tali animali “ricordano ciò che i predatori cacciano naturalmente in natura”. Anche i cavalli, se conformi a determinati requisiti, sono accettati come donazioni.
La vicedirettrice dello zoo, Pia Nielsen, ha aggiunto: “Per molti anni, allo Zoo di Aalborg, abbiamo nutrito i nostri carnivori con animali di piccola taglia. Quando si allevano carnivori, è necessario fornire loro carne, preferibilmente con pelliccia, ossa, ecc., per garantire loro un’alimentazione il più naturale possibile”.
Come funziona il processo di donazione
Lo zoo di Aalborg ha stabilito regole chiare per le donazioni. Per i piccoli animali come conigli, galline e porcellini d’India, le donazioni sono accettate nei giorni feriali tra le 10:00 e le 13:00, con un limite massimo di quattro animali alla volta senza appuntamento. Per i cavalli, invece, è richiesto un passaporto equino e che l’animale non sia stato sottoposto a trattamenti medici nei 30 giorni precedenti. Inoltre, i cavalli devono essere in condizioni tali da poter essere trasportati in sicurezza.
Sul sito web dello zoo, sotto l’immagine di una tigre che divora un pezzo di carne, si legge: “Il cavallo verrà consegnato vivo allo zoo di Aalborg, dove verrà soppresso da un guardiano dello zoo e da un veterinario e poi macellato”. I donatori di cavalli possono beneficiare di una detrazione fiscale basata sul valore dell’animale.
Una pratica comune in Danimarca
Secondo Pia Nielsen, la pratica di nutrire i predatori con animali donati è consolidata in Danimarca. “In Danimarca questa pratica è comune e molti dei nostri ospiti e partner apprezzano l’opportunità di contribuire” ha dichiarato. Lo zoo ha riportato che nel 2025 ha ricevuto 137 conigli, 53 galline, 18 porcellini d’India, 12 merluzzi e 22 cavalli, dimostrando che l’iniziativa ha un seguito significativo. Tuttavia, non è la prima volta che gli zoo danesi finiscono sotto i riflettori per pratiche controverse. Nel 2014, lo zoo di Copenaghen aveva suscitato polemiche per aver abbattuto una giraffa sana, Marius, per evitare l’incrocio genetico, e per averla poi sezionata pubblicamente a scopo educativo.






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