Arrivano 300 milioni di euro in più in Sicilia destinati al progetto di completamento del raddoppio e della velocizzazione della tratta ferroviaria fra Palermo e Catania. Sono fondi inseriti nel piano di rimodulazione del Contratto di Programma Investimenti 2022-2026 tra Ministero della Infrastrutture e dei Trasporto e Rfi. I fondi sono parte della nuova delibera del Cipess, il Comitato interministeriale per la programmazione economica.

Plaude la Lega

“Grazie al grande lavoro del sottosegretario di Stato Morelli al Cipess, che ha dato il via libera all’aggiornamento del Contratto di Programma Investimenti 2022-2026 tra Mit e Rfi, il nuovo collegamento Palermo – Catania potrà contare su oltre 300 milioni di euro in più. Risorse importantissime, previste nell’ambito dei 4 miliardi di euro con cui verranno finanziati interventi specifici e opere prioritarie che miglioreranno la vita dei nostri cittadini. Ancora un grande risultato che conferma quanto sia strategica questa opera infrastrutturale, perfettamente in linea con il grande impegno che il ministro Salvini e la Lega al Governo stanno portando avanti per lo sviluppo e la crescita della nostra Sicilia e di tutto il Paese” dice il deputato siciliano della Lega Anastasio Carrà.

Per cosa servono questi soldi

Si tratta di denaro che va nel calderone dei ben 4 miliardi del progetto complessivo in corso ormai da decenni. Nei mesi scorsi mera stato lanciato l’allarme sul definanziamento di almeno due lotti di opere che erano inseriti nel Pnrr ma che non sarebbero stati completati in tempo.

A rischio disimpegno erano i fondi del Pnrr per le opere di scavo per le fondamenta di due nuove stazioni e per la realizzazione di tre gallerie del nuovo tracciato ferroviario ad alta velocità fra Palermo e Catania. Si tratta di due lotti della ferrovia in costruzione fra Catenanuova ed Enna che non possono essere ultimati entro giugno 2026, data ultima prevista per l’uso dei fondi del Pnrr e in particolare del lotto da Catenanuova a Dittaino e di quello da Dittaino ad Enna. Per questo i fondi erano stati riprogrammati su altre opere per evitare il disimpegno.

Con l’arrivo dei 300 milioni in stanziamento ora da parte del Cipess si compensa la prima metà, circa, di questi disimpegni. I fondi non sono specificamente legati ai due lotti ma incrementano la dotazione complessiva del progetto e avviano la riprogrammazione su altre fonti che era stata annuncia da Ferrovie già a maggio scorso quando l’allarme era scattato