Il giudice Giovanni Falcone nel murales che lo ritrae con un pennello in mano e la scritta “Save 41 bis”, la nuova opera dell’artista aleXsandro Palombo è apparsa questa mattina nel centro di Milano in Piazza San Babila.

Il 41 bis fortemente voluto da Giovanni Falcone

L’opera di Palombo è un monito a non dimenticare le vittime innocenti delle mafie e del terrorismo, un invito alla riflessione e a trasmettere la memoria in un momento storico in cui il “41 bis”, lo strumento alla lotta contro la criminalità organizzata è sotto attacco, una norma fortemente voluta dal giudice Falcone per impedire a mafiosi e terroristi di mandare ordini e messaggi di morte all’esterno del carcere.

L’artista: “Il sacrificio di persone innocenti non sia vano”

“I muri delle città sono inondati dalle scritte No 41 bis, un oltraggio alla memoria delle vittime di Mafia e del terrorismo. Il terrorismo e la criminalità organizzata sono una violazione dei diritti umani e della libertà. Il nostro impegno è quello di trasmettere la memoria affinché il sacrificio di tantissime persone innocenti non sia stato vano” ha dichiarato aleXsandro Palombo.

Le ultime opere realizzate

Tra le ultime opere svelate dall’artista a Milano ricordiamo “Binario 21, I Simpson deportati ad Auschwitz” due murales realizzati sui muri del Memoriale della Shoah e “The Final Cut” Marge Simpson e Khamenei davanti al Consolato Generale della Repubblica Islamica dell’Iran.

Chi è Alexsandro Palombo

AleXsandro Palombo, artista contemporaneo e attivista, milanese d’adozione è riconosciuto nel mondo per le sue opere satiriche, riflessive e irriverenti che si concentrano sulla cultura pop, la società, le disuguaglianze, l’inclusione e la diversità, l’etica e i diritti umani.

Opere dal forte impatto sociale, i temi affrontati

Dagli anni 90 l’arte e la creatività visionaria di Palombo si è sempre rivelata precursoria suscitando importanti dibattiti e riflessioni in un processo di sensibilizzazione attraverso la denuncia mediata dall’opera. Il suo segno è un invito all’azione, l’artista prosegue nel suo personale percorso di ricerca e sperimentazione che da oltre 25 anni lo caratterizza per i suoi lavori dal forte impatto sociale, che tendono a scardinare stereotipi e promuovere tematiche importanti legate alla multiculturalità, l’etica, i diritti umani, l’inclusione, l’estetica e la diversità.

Linguaggio espressivo che fa riflettere e sensibilizza

Le sue opere sono riconosciute per la capacità di sovvertire gli stereotipi del nostro tempo e per l’utilizzo di un linguaggio visivo che tende alla riflessione e alla sensibilizzazione. Famosa in tutto il mondo è la sua serie del 2013 “Principesse Disney Disabili” un’opera che ha messo in luce in modo provocatorio il tema della diversità e dell’inclusività, innescando un forte dibattito a livello mondiale. Da Maggio 2021 la popolare serie di opere “Just Because I Am a Woman” apparsa sui muri di Milano nel 2019 con i volti delle donne della politica mondiale ritratte come vittime di violenza è stata acquisita dal Museo delle Arti Decorative del Louvre di Parigi entrando a far parte della collezione nazionale. “Queste opere apportano un arricchimento di qualità ai nostri fondi entrando così nelle collezioni nazionali” riporta il documento del Museo delle Arti Decorative.

Opere a metà tra favola e realtà

L’arte visionaria di aleXsandro Palombo prende forma in un’atmosfera di libertà, vera e non vera, reale e favolistica. La fruizione dell’opera inizia dai titoli, spesso interrogativi, che obbligano l’osservatore a darsi necessariamente una risposta, che è poi la chiave di lettura del mondo documentato, analizzato, e dipinto dall’artista. L’artista usa la sua arte come strumento di riflessione e sensibilizzazione. Il fruitore dell’opera dialoga con i soggetti protagonisti, divenuti specchi autentici ed episodici della società contemporanea, dall’indifferenza al disordine politico, sociale e malato dei nostri tempi; al male rappresentato dall’autore con meraviglia, stupore, ironia, dove la traccia lasciata dal messaggio e dal linguaggio visivo dell’artista, trasforma il fruitore in esploratore tanto della favola quanto della realtà.

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