Gettata in strada al confine della zona industriale di Carini (PA), quasi a ridosso del territorio di Capaci. Un luogo, dove a volte si vedono dei pastori; nel corpo del povero animale non sembravano, però, evidenziarsi segni di riconoscimento.
Ad accorgersi della pecorella sofferente sono stati due volontari che sono stati assistiti dall’ENPA di Carini. Purtroppo ogni tentativo di salvare il povero animale si è rivelato inutile.
La pecora, una volta caricata in auto, è stata trasportata presso un ambulatorio veterinario che ha provveduto alle cure di pronto soccorso. Purtroppo nella mattinata di oggi è morta.
Varie le ipotesi del decesso. Potrebbe essere stata una mastite (malattia infiammatoria che colpisce le mammelle) o i morsi dei cani randagi. La pecora, infatti, era incapace di muoversi e per questo, una volta circondata dai randagi, ha avuto inflitte ulteriori sofferenze. Secondo Paride Martorana, presidente della sezione ENPA di Carini, sarebbero stati evidenti problemi neurologici. La pecora, infatti, non riusciva a coordinare il movimento delle zampe, amplificando così lo strazio di quelle ore passate in strada, dove qualcuno, riscontrando verosimilmente l’inutilità nel continuare a tenerla, l’ha semplicemente gettata. Un atto, ovviamente, crudele e vietato alla legge.
“Faccio un appello ai Sindaci della zona ed all’ASP – riferisce il responsabile ENPA di Carini – Occorrono controlli sugli allevamenti, non è possibile che una pecora adulta passi inosservata. Nel caso di malattie incurabili e che provocano sofferenza, è preferibile l’eutanasia, eseguita da un Veterinario. Non è possibile abbandonare in questa maniera gli animali, come sacchi di rifiuti”.
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