Un importante riconoscimento per il nostro collaboratore Francesco Verruso, bagherese, ma palermitano d’adozione, che nell’Assemblea annuale dell’«Accademia Aliprandi e Rodriguez» di Firenze, impegnata nella multimedialità della scrittura e della comunicazione, è stato accolto quale socio onorario del privilegiato consesso accademico, con la seguente motivazione: “giornalista, stenografo, vignettista, docente, impegnato in un’Opera pia palermitana dedita a importanti servizi alla persona, ha concretamente onorato – attraverso molte forme e linguaggi – strumenti e valori che con lui condividiamo e che l’Accademia illustra lungo tutta la sua Storia.”

L’Accademia, sotto la Presidenza del prof. Carlo Rodriguez, figlio di Flaviano, docente emerito di stenodattilografia nel panorama italiano del secolo scorso, è stata riconosciuta con decreto ministeriale del 1992 e di essa fanno parte diversi professionisti del settore della comunicazione e della multimedialità: giornalisti, stenografi, ex insegnanti di stenodattilografia, come pure docenti di prestigiose Università italiane.

Nell’ambito della sessione culturale che ha avuto luogo domenica 24 febbraio, 4 relazioni prestigiose hanno evidenziato la qualità dei contributors. Il primo contributo ha riguardato “Disney e l’italiano, tra tradizioni colte e invenzioni papere: da donnicciole sbigottite a plutocratica sicumera”.

Roberto Gagnor, sceneggiatore Disney, ne è stato il protagonista (ricordando come tra i primi traduttori del fumetto vi fosse il grande Cesare Pavese). Si è passata in rassegna la lingua di Topolino, nei cui racconti abbonda una colta parodia di grandi successi letterari.

E’ giunto il turno di Sergio Barni, che ha relazionato su “LIQUIDA – Oltre il segno e la parola: i para-alfabeti dinamici”: una riflessione su come il linguaggio sia una interfaccia che ci fa apprezzare o allontanare qualcuno, perché come in elettronica, nelle interfacce di ogni circuito, alcuni pezzi sono incompatibili con altri.

Francesca Corrado, economista, ha incantato gli accademici con “Elogio del fallimento: perché sbagliare fa bene”, con il merito di aver mostrato come fallimento e successo siano due facce della stessa medaglia e di come il primo, generalmente associato a termini quali disagio, tristezza o frustrazione, sia in realtà gravido (anche nella sua derivazione etimologica, da fallo per l’appunto) di grandi opportunità di crescita e sviluppo.

E’ infine giunto l’intervento di Maicol Calegari “Il marketing delle esperienze: evoluzione dell’adv nella società dell’uno e dei social network”, affrontando un tema assai attuale sebbene ormai risalente quanto a genesi, vale a dire l’impatto dei social network all’interno della società e i conseguenti cambiamenti nella metodologia di comunicazione e promozione dei prodotti.

Una due giorni ricca di spunti culturali, con la tradizionale visita guidata ad una meta artistica della città di Firenze (quest’anno la Galleria dell’Accademia) e preceduta dagli adempimenti statutari del prestigioso consesso che, per chi volesse aderire, resta aperta a eventuali contributi. Sulle modalità di ammissione www.accademia-aliprandi.it.