Politica siciliana in subbuglio all’indomani dell’accordo siglato fra la Lega di Salvini in Sicilia e il Movimento per l’Autonomia dell’ex Presidente della regione Raffaele Lombardo. Se le voci di corridoio e di partito dicono che la Lega sembra essersi spaccata in due correnti, una che avrebbe voluto l’accordo con la Dc Nuova di Cuffaro, ed una seconda che invece plaude a all’asse che si è costituito, dall’altro si registra il gelo di Forza Italia nel commentare quanto ufficializzato sabato.

Il fatto è, certamente, che l’asse che viene a crearsi rafforza la Lega in Sicilia ma consente anche ad un partito nazionale, come quello di Lombardo, di affacciarsi in  maniera più solida nel quadro nazionale anche i  vista delle europee.

Parla il Commissario Annalisa Tardino

Ma cosa succede adesso? Lo abbiamo chiesto al commissario della Lega in Sicilia Annalisa Tardino

On.le Tardino, avete movimentato la politica siciliana in un sabato che era destinato a farci parlare della kermesse a Brucoli di Fdi e a Ribera della Nuova DC. Come si è arrivati a questa decisione ?

“Ritengo che il lavoro che in questo anno di governo nazionale è stato portato avanti dal leader del mio partito, il ministro Matteo salvini, abbia già dato i primi importanti frutti. La sua attenzione verso il sud e la Sicilia ed il costante lavoro per porre le basi ad importanti opere che possano colmare il gap infrastrutturale che ci relega a regione di serie B, siano stati determinanti. Linea politica programmatica comune che va al di là sia delle scaramucce elettorali che degli scambi di poltrone. Con il Mpa del presidente Lombardo condividiamo da sempre lo stesso DNA di movimenti legati al territorio, all’autonomia intesa come opportunità di crescita e che hanno a cuore lo sviluppo della Sicilia, sia economico che infrastrutturale”.

“È innegabile, però, che il patto federativo del 2020 aveva subito una battuta d’arresto lo scorso anno, in concomitanza con le elezioni politiche e regionali, e anche dopo per l’elezione del sindaco di Catania. Ci sono i presupposti per un’alleanza solida, anche su Catania?

Sono certa del valore aggiunto che questo rinnovato patto porterà al nostro movimento e alla nostra coalizione. Credo che se si va al di là dei meri personalismi, che poi è l’unico modo affinché la politica possa essere veramente costruttiva per i nostri territori, non può che affermarsi che essere una forza politica importante a Catania, come altrove e soprattutto in regione, sia solo un valore aggiunto. Poter essere veramente incisivi e determinanti. Se si guarda al proprio orticello e si perde di vista l’obiettivo politico di una collettività e di un movimento che per la collettività si spende, allora rimarremo confinati nel nostro ego fine a sè stesso. Immagino che ciò non è quello che la nostra classe dirigente voglia fare e la nota firmata da tutti i deputati va in questa direzione”.

La reazione locale e le elezioni europee

Ma era a conoscenza di questo accordo?

“La trattativa, come abbiamo detto, l’ha portata avanti il ministro Salvini con cui c’è un confronto costante e sapeva bene che era una scelta auspicata da più parti”.

Il rilancio del patto prevede anche l’espresso impegno congiunto alle elezioni europee del giugno 2024, dove lei è candidata uscente. Concorrerà con Raffaele Lombardo per il seggio?

“Guardi per come le dicevo prima: no ai personalismi anche e soprattutto se riguardano chi oggi coordina il partito e lo farà fino al congresso. Lega e Mpa correranno insieme per le europee, io sarò candidata e l’Mpa si è detta disponibile ad integrare, se dovesse essere utile, la lista della Lega. Ma di certo l’Mpa voterà Lega e questa è per me, da commissaria e militante storica del partito, la cosa più importante.
Il MPA con i voti dei suoi elettori, che saranno anche i nostri, contribuirà a difendere i siciliani e i sardi a Bruxelles.
Sarei ipocrita a dire che non mi auguro di continuare ad essere io il rappresentante di questo schieramento, ma questa sarà una scelta rimessa ai nostri cittadini. Da canto mio so che farò l’interesse della Lega, come finora ho fatto, anche nella formazione della lista alle europee che esprimerà candidati competenti e strutturati.
Il Mpa ci rafforzerà nella proposta politica che intendiamo offrire ai cittadini, cui chiediamo di scegliere forze e persone che avranno il coraggio di ribaltare quel sistema di potere contro cui abbiamo lottato in questi anni a Bruxelles, e che su moltissime materie non fa certamente gli interessi degli italiani”.

Ripeto, E se Lombardo si dovesse candidare?

“Beh correre contro un fuoriclasse non capita a tutti, sarebbe una partita avvincente. Spero che il presidente Lombardo, che ho avuto modo di conoscere in questi mesi nel mio ruolo di commissario regionale e nei cui confronti nutro antica stima, sarà impegnato in altro, altrimenti vorrà dire che parlerete di noi. E questo non ci dispiace!”

Il gelo di Forza Italia e l’asse Schifani-  Cuffaro

Andando in casa centrodestra, ha avuto contatti con gli alleati, a partire da Forza Italia e dal presidente Schifani? Come hanno preso questa notizia?

“Abbiamo un ottimo rapporto con tutti gli alleati, basato sul leale confronto, anche nelle nostre differenze che talvolta possono emergere e che devono essere anzi costruttivamente evidenziate.
Faremo un lavoro di intesa che il presidente e gli altri alleati non potranno che apprezzare perché sarà nell’interesse della nostra isola.
Fino a qualche giorno fa, in occasione dell’incontro con la Commissaria Ue Ferreira, ad esempio, il presidente Schifani ha portato avanti una proposta che avevamo condiviso e che riguarda un regime speciale di sostegno per le isole minori, tra cui Lampedusa, che potrebbe essere uno strumento fondamentale di supporto a questi territori che soffrono di difficoltà oggettive e strutturali, acuite dalla crisi migratoria ed economica”.

Combatterete l’asse Schifani – Cuffaro?

“Guardi io penso più a casa mia e non sono interessata ai combattimenti, ma mi piace pensare che non c’è nessun asse tra loro: Schifani fa il presidente della regione e Cuffaro il segretario di partito. Noi invece sì, faremo un asse, Lega- Mpa e sarà un asse che travalica il regionalismo”.

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