Era accusata di avere fatto una diagnosi sbagliata a un paziente rinviandolo a casa quando invece sarebbe dovuto andare al pronto soccorso.
Assunta Gallegra, 57 anni di Termini Imerese, all’epoca dei fatti in servizio alla guardia medica nel comune di Caltavuturo è stata assolta dal giudice Claudia Camilleri del Tribunale di Termini Imerese perché il fatto non sussiste.
La donna, difesa dall’avvocato Renato Vazzana, ha dimostrato di aver agito con diligenza rispettando tutte le procedure previste e non aver sottovalutato le condizioni di salute del paziente.
La vicenda è iniziata a Caltavuturo il 21 giugno 2015, quando Angelo Benedetto Alfieri, a causa di alcuni dolori al torace si è recato alla guardia medica, dove la Gallegra, che era di turno, dopo una visita, avrebbe diagnosticato una sindrome influenzale. Il paziente è tornato a casa ed è poi deceduto.
I familiari avevano presentato una denuncia ed era stata aperta un’inchiesta che aveva portato al processo.
“L’assoluzione della dottoressa Gallegra è un atto di giustizia, poiché abbiamo ampiamente dimostrato che la stessa ha operato secondo diligenza, prudenza e perizia nello svolgimento della propria attività di medico di guardia medica – dice l’avvocato Vazzana – E’ emerso nel corso del dibattimento la mancanza del nesso di causalità tra la condotta e l’evento morte. Siamo soddisfatti anche perché i periti del Tribunale hanno confermato quanto da noi sostenuto”.
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