L’acqua come motore di crescita economica e ambientale. È questa la visione al centro del Tech Day “L’acqua, l’oro blu delle nuove economie”, organizzato da UniCredit a Palermo nell’ambito di Start Lab, il programma della banca dedicato a startup e PMI ad alto contenuto tecnologico.

L’obiettivo dell’incontro è quello di spingere la transizione sostenibile con soluzioni concrete e innovative per la gestione delle risorse idriche.

Startup in prima linea per l’innovazione idrica

Durante l’evento, UniCredit ha presentato cinque startup italiane che stanno rivoluzionando il modo in cui gestiamo l’acqua, portando avanti modelli più sostenibili, predittivi e circolari. Tutte realtà con una forte impronta tecnologica e un impatto ambientale positivo.

Composite Research, attiva nel settore delle multiutilities, ha sviluppato un sistema di riparazione per l’acqua potabile in materiale composito, pensato per ridurre sprechi e accorciare i tempi di intervento, dopo un primo progetto di successo nel comparto gas.

La siciliana Lualtek ha presentato il suo ecosistema intelligente per l’agricoltura, in grado di automatizzare la gestione delle colture da remoto, anche senza connessione Internet. Il risultato? Maggiore efficienza e minori consumi idrici.

Con un approccio altamente scientifico, Waterjade propone una soluzione di digital twin per il ciclo dell’acqua: sfrutta modelli fisici, machine learning e immagini satellitari per fornire previsioni accurate e supportare una gestione sostenibile delle fonti idriche.

La startup Limenet ha messo a punto una tecnologia brevettata che utilizza l’acqua di mare per stoccare permanentemente la CO₂, producendo calce decarbonizzata e contribuendo a combattere l’acidificazione degli oceani.

Infine, Ogyre ha presentato la prima piattaforma globale di Fishing for Litter, trasformando i rifiuti marini in risorse e coinvolgendo pescatori, comunità e aziende in un modello di economia circolare a tutela degli oceani.

UniCredit: finanza e sostenibilità, un binomio strategico

“L’iniziativa odierna è una prova concreta dell’impegno della Banca nell’agevolare la transizione del sistema produttivo in ottica tecnologica e sostenibile, con un focus dedicato sui temi della gestione dell’acqua, risorsa cardine per il futuro del nostro territorio”, ha dichiarato Salvatore Malandrino, Regional Manager Sicilia di UniCredit.

L’evento ha messo in contatto imprese consolidate e startup, costruendo un ecosistema virtuoso tra innovazione, sostenibilità e finanza. “Il nostro ruolo è duplice: da un lato favoriamo il networking tra innovazione e impresa, dall’altro supportiamo gli investimenti necessari alla transizione ecologica attraverso il credito”, ha aggiunto Malandrino.

La banca come alleata della transizione ecologica

Il Tech Day si è concluso con una tavola rotonda moderata da Francesca Perrone, sul tema “Il ruolo della banca a supporto della transizione”, con interventi di Giulia Giuffrè (Chief Sustainability Officer e Board Member di Irritec) e Antonio Stornello (Co-Founder & CEO di Kassandra Project).

Un confronto aperto che ha messo al centro il contributo del settore bancario alla trasformazione sostenibile delle imprese, tra strumenti finanziari, partnership e supporto all’innovazione. L’acqua, da sempre risorsa primaria, oggi si conferma anche leva strategica per un’economia che guarda avanti. E Palermo, per un giorno, è diventata il punto di incontro tra idee, tecnologie e impegno concreto.

“Abbiamo trovato un ambiente aperto e ricettivo, con imprese molto attente a cogliere stimoli su innovazione e sostenibilità. L’acqua è un elemento centrale nella nostra strategia ESG: non solo promuoviamo comportamenti virtuosi attraverso prodotti di finanziamento dedicati, ma offriamo anche strumenti di misurazione per aiutare le aziende a capire dove si trovano e quali margini di miglioramento hanno. La sostenibilità non è solo un dovere ambientale: è una leva concreta di crescita e competitività”, conclude Perrone.