Palloncini bianchi, fuochi d’artificio e canzoni neomelodiche. Saracinesche abbassate, strada chiusa al traffico di fatto e clacson di auto e moto per salutare Leopoldo Lucchese, il ragazzo di 22 anni rimasto vittima dell’ennesima tragedia della strada avvenuta a Cruillas domenica scorsa.

L’ultimo saluto sul luogo di lavoro

Teatro dell’ultimo saluto è stato il suo luogo di lavoro, una nota officina di gommista a pochi passi dalla Chiesa del Don Orione. Questa mattina i suoi colleghi hanno chiuso l’esercizio commerciale e davanti hanno posto palloncini bianchi. Poco alla volta sono arrivati gli amici con una maglietta dove avevano fatto stampare la sua ultima foto sorridente.

L’arrivo della bara

Dopo mezzogiorno sono arrivati anche i familiari e alle 12,30 è arrivata la bara salutata dai giochi d’artificio fatti esplodere dagli amici. Subito è iniziato il piccolo concerto improvvisato con gli impianti stereo delle auto seguito dalla partecipazione della borgata dell’Acquasanta che si è fermata senza lamentarsi del traffico e suonando il clacson in segno di commozione e commemorazione.

La bara, portata a spalla dagli amici, è stata più volte alzata per chiedere ripetuti applausi dei presenti, portata intorno alle pile di copertoni che rappresentavano il suo lavoro ed il suo mondo

L’incidente

Leopoldo Lucchese ha perso la vita dopo uno scontro verificatosi poco prima delle 22 di domenica notte in via Cruillas. Secondo le informazioni r disponibili, il giovane si trovava a bordo di uno scooter del quale avrebbe perso il controllo per poi andarsi a schiantare in quello che è risultato un incidente fatale.

Il ragazzo è stato portato a Villa Sofia, ma nonostante l’intervento dei sanitari del 118, il cuore del giovane avrebbe smesso di battere prima ancora di arrivare al pronto soccorso.

Sul posto si sono recati gli agenti dell’Infortunistica della polizia municipale per eseguire i rilievi e chiarire se ci fossero altri mezzi coinvolti ma al momento i motivi dell’incidente restano ancora a chiarire.