Morte cerebrale a soli 13 anni per Cristian dopo il malore a scuola. Si sono celebrati i funerali di Cristian Miceli nella chiesa della Madonna del Lume a Santa Flavia. La messa è stata officiata dal parroco, don Vincenzo Buscemi.
Accanto alla bara bianca il papà che non ha smesso un attimo di abbracciare il suo Cristian. Il ragazzo quasi di tredici anni che venerdì scorso aveva accusato un malore mentre si trovava a scuola all’istituto “Karol Woytjla” ed è stato trasportato all’ospedale dei bambini di Palermo dove è deceduto sabato scorso. In tanti si sono stretti attorno ai genitori e al fratello. All’esterno della chiesa è stata sistemata una foto di Cristian sorridente e la scritta “vola piccolo angelo”.
Parole di conforto pronunciate da padre Buscemi
“Vorrei dire tante cose -ha esordito il parroco-, ma potrò solo farfugliare. Il mio cuore sta esplodendo. Faccio fatica a credere in quello che è successo. E la fede non è un anestetico contro il dolore. È sofferenza. Sono pieno di perché e di rabbia. Le tante preghiere e le richieste al Signore che abbiamo fatto per salvare il bambino non hanno dato l’esito sperato. Qualcuno ha persino chiesto un cambio. I genitori sono lacerati dal dolore. Ci siamo chiesti “Cristo unni si?” Io non sono un prete con tutte le risposte. Ma so che Cristo è vicino e Gesù è vicino con silenzio.” Anche padre Vincenzo si commuove ricorda Cristian chiamandolo “fratello e amico”. Poi aggiunge che piangere non è una vergogna. “Dio è dentro le nostre lacrime. Ma non lasciamole cadere a terra. Vanno innalzate al cielo e diventano stelle.”
Padre Vincenzo racconta del suo rapporto con Cristian: “l’ho conosciuto all’Olivella. Aveva la capacità di approcciarsi a tutti, giovani e anziani. Abbiamo legato subito. Cristian era un piccolo grande uomo.” Cristian dalle parole di don Vincenzo aveva la capacità di legare con tutti. Al corso di cresima che frequentava legava con tutti. Era contento. “Ti sapeva mettere in tasca -ha continuato il parroco- con una “taliata”. Aveva gli occhi belli. Aveva il volto e gli occhi luminosi. Sapeva di essere amato. Mi chiamava “parri”. Caro Cristian prendici per mano e conducici nella luce”.
I compagni
Ai compagni padre Vincenzo ha detto “credete nella bellezza che c’è dentro di voi.”
A nome dei ragazzi e delle insegnanti ha preso la parola la direttrice della scuola Francesca Puleo: “Siamo addolorati. Cristian era uno studente educatissimo ed era amato da tutti. Allegro e voluto bene. Faceva parte dell’orchestra della scuola.”
La dirigente scolastica Francesca Puleo ha ricordato che Cristian faceva parte dell’orchestra della scuola ha espresso tutto il dolore della comunità scolastica nei confronti di un ragazzo educato ed amato da tutti. All’uscita la bara è stata accolta con un fragoroso applauso e lancio di palloncini.
Commenta con Facebook