Primo rilevamento dell’affluenza alle urne nei sette comuni siciliani dove oggi si votano i ballottaggi per scegliere il sindaco delle città. in base alla nuova norma che regola le amministrative in Sicilia un candidato sindaco è eletto al primo turno se supera il 40% dei voti validi. Questo non è successo in sette comuni.

In Sicilia i comuni chiamati alle urne per i ballottaggi sono, dunque, sette. Al voto circa 221mila siciliani. Si tratta degli elettori di Trapani, unico comune capoluogo coinvolto nella tornata elettorale, Sciacca, in provincia di Agrigento, Termini Imerese, nel Palermitano, Niscemi, in provincia di Caltanissetta, Floridia, nel Siracusano, e le due catanesi Palagonia e Scordia.

Riflettori puntati soprattutto su Trapani dove le elezioni sono diventate un caso ancora prima della chiamata alle urne dello scorso 11 giugno. I fatti sono noti, ma quanto avvenuto negli ultimi giorni ha portato ulteriormente alla ribalta il caso. Mimmo Fazio, coinvolto nell’inchiesta Mare Monstrum, ha infatti scelto di non presentare la lista degli assessori decadendo dal turno di ballottaggio. L’altro candidato in corsa è l’esponente del Pd, Piero Savona che per essere eletto avrà bisogno di un’affluenza alle urne che superi il 50% e del 25% di consensi del corpo elettorale. Al candidato del centrosinistra occorrono quindi circa 15mila voti.

Proprio a Trapani alle 12 aveva votato il 7,72% degli aventi diritto (16,41 al primo turno). Perché il voto sia valido, deve recarsi alle urne il 50% degli elettori. E’ il dato più basso che si registra nell’isola

A Termini Imerese, unico comune del palermitano, ha votato il 12,21% mentre a Sciacca nell’Agrigentino il 14,88%.

Niscemi, comune Nisseno agli onori delle cronache per le vicende legale all’impianto Muos fa registrare il 13,43% al voto alle 12 mentre Floridia nel Siracusano è il posto dove si è votato di più fino a dora con un 17,62%. infine nel catanese Palagonia fa registrare una affluenza del 14,85% e Scordia del 11,96%.

Il dato complessivo regionale di affluenza è del 12,15% con una ribasso di oltre 5 punti rispetto al primo turno quando avevano votato, alla stessa ora, il 17,88% degli aventi diritto