Gli operatori sanitari di un ambulanza del 118 di Villabate sono stati aggrediti dai parenti di una donna soccorsa in gravissime condizioni a Brancaccio.

Gli operatori sono stati trasportati al pronto soccorso del Buccheri La Ferla e dopo essere stati medicati sono dovuti restare a lungo all’interno della struttura perché minacciati  dai familiari della donna che si trovano all’esterno dell’ospedale ad aspettarli per proseguire nell’aggressione fisica.

L’aggressione iniziata a Villabate

La donna di Brancaccio si sarebbe sentita male per cause ritenute naturali ed ora sarebbe in condizioni gravissime ma i parenti accusano gli operatori sanitari.

“Si è verificato un grave episodio di violenza nella giornata odierna presso la postazione 70 di Villabate, dove due operatori sanitari sono stati aggrediti dai familiari di una paziente durante un intervento di soccorso” confermano Giuseppe Badagliacca, Mario Manzo e Claudio Dolce del sindacato Csa Cisal.

“I due colleghi, mentre prestavano assistenza alla paziente, sono stati improvvisamente e violentemente aggrediti, riportando lesioni tali da richiedere il trasporto all’Ospedale Buccheri La Ferla a bordo di un’altra ambulanza”.

“L’aggressione non si è conclusa sul posto: i familiari si sono infatti recati successivamente al pronto soccorso, attendendo l’uscita dei soccorritori, con l’intento di proseguire l’azione violenta. Solo l’intervento delle forze dell’ordine, prontamente allertate, ha permesso di riportare la calma e garantire la sicurezza degli operatori – aggiungono i sindacalisti – Ancora una volta, siamo costretti a denunciare un episodio di inaccettabile violenza contro chi, ogni giorno, si dedica con dedizione e professionalità alla tutela della salute pubblica. Esprimiamo la nostra piena solidarietà ai colleghi coinvolti e chiediamo con forza maggiore tutela e rispetto per tutto il personale del 118”.

Sei giorni fa un’altra aggressione al 118

Appena sei giorni fa, neanche una settimana, si era registrata un’altra aggressione a un sanitario del 118. In quel caso era avvenuto in via Perpignano un autista soccorritore è stato picchiato in ambulanza dallo stesso paziente che aveva poco prima soccorso.

La sala operativa aveva mandato un’ambulanza per soccorrere un uomo che era caduto per strada ed era svenuto. Il paziente ,non appena salito sul mezzo di soccorso, ha iniziato a picchiare il dipendente del 118. E’ dovuta intervenire un’altra ambulanza per soccorrere l’equipaggio. Il soccorritore ha riportato una ferita al volto nella zona della palpebra e un dito rotto.

Soccorso il soccorritore

Sono stati necessari alcuni punti di sutura al volto nel reparto di chirurgia plastica per curare la ferita. “Siamo stanchi di subire queste aggressioni – dicono gli autisti e i soccorritori del 118 – Ogni volta ci dicono che saranno messe in campo le bodycam, ma chiediamo anche una campagna di sensibilizzazione. Non è possibile andare a soccorrere i pazienti e ritrovarci noi in ospedale. Non è più accettabile”.

I numeri del 118

Il sistema di emergenza urgenza in Sicilia, ovvero il 118, nel 2024 ha effettuato 427.389 interventi complessivi nell’isola. Con un totale di 252 postazioni, possiede 364 mezzi e in quota Seus può contare su 3.030 addetti.

I dati sono emersi durante l’incontro su “118. Prospettive del sistema emergenziale”, che si è svolto a Palazzo dei Normanni a Palermo a fine marzo. Durante l’iniziativa, in occasione del 33° anniversario dall’istituzione del servizio di emergenza territoriale 118 in Italia, si è discusso dei modelli organizzativi regionali e del punto di vista delle società scientifiche.