Due guardie giurate sono state aggredite ieri sera nell’area d’emergenza dell’ospedale Villa Sofia a Palermo. Ad aggredire i vigilanti una donna di 38 anni, figlia di una paziente ricoverata nel pomeriggio.

Sono intervenuti gli agenti di polizia che hanno denunciato la donna accusata di resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio.  I familiari della paziente, entrata in pronto soccorso verso le 19 accusando alcuni dolori al petto, avrebbero iniziato spazientirsi sostenendo che i medici la stessero trascurando.

Il marito e i figli, tra i quali la 38enne poi denunciata, avrebbero preteso di accedere all’area del triage per parlare con i sanitari. Le regole però, data l’emergenza Covid-19, consentono l’accesso solo ai pazienti o, se necessario, ad eventuali accompagnatori.

Le due guardie giurate avrebbero cercato di contenere l’ira dei familiari invitandoli a uscire. Secondo una prima ricostruzione la 38enne e la stessa madre in attesa di cure avrebbero iniziato a inveire contro i due dipendenti della Mondialpol e a spintonarli, colpendone uno con un pugno in faccia e con un calcio nel basso ventre. In pochi secondi si è scatenato un parapiglia poi sedato con l’intervento delle volanti.

Gli investigatori hanno ascoltato le due vittime dell’aggressione e acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza interna che avrebbero ripreso tutta la scena.

Ad avere la peggio è stata una guardia giurata, medicata nello stesso pronto soccorso e dimessa con escoriazioni e lievi traumi ritenuti guaribili in 10 giorni. Non superando il limite minimo dei 20 giorni di prognosi, il dipendente Mondialpol dovrà decidere se sporgere o meno querela contro i suoi aggressori.

“Esprimiamo la nostra solidarietà al lavoratore aggredito – dice Mimma Calabrò segretario generale della Fisascat Cisl Sicilia – ma al tempo stesso rimarchiamo come sia inaccettabile il modo in cui vengono trattati questi lavoratori. Il loro è un servizio di grande rilevanza sociale e li porta ad essere esposti a rischi che devono essere tenuti nella giusta considerazione nelle sedi opportune. Denunciamo, invece, che le guardie giurate non godono della necessaria considerazioni e delle opportune tutele che meriterebbero”

 

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