Dieci agenti di polizia penitenziaria sono stati aggrediti da un detenuto nel carcere Ucciardone a Palermo. Un carcerato nell’istituto penitenziario si è scagliato contro i poliziotti mandandoli in ospedale. Otto sono stati medicati all’Ingrassia mentre altri due sono stati portati al pronto soccorso di Termini.
L’aggressore aveva un incontro programmato con il padre, avrebbe avuto un alterco con il responsabile dei colloqui per ragioni non ancora chiarite. Improvvisamente l’uomo di circa 35 anni avrebbe preso a calci e pugni gli agenti, offendendoli e tirando loro i capelli. Immediato l’intervento di altri poliziotti che sono finiti colpiti.
All’aggressione avrebbero preso parte altri detenuti, i cui ruoli sono ancora da chiarire, ma con un po’ di difficoltà i poliziotti sono riusciti a riportare la calma. Sembrerebbe che il 35enne nel recente passato si sia reso protagonista di altri episodi analoghi, in un caso colpendo un agente di polizia penitenziaria alla testa provocandogli una lieve lesione al timpano dell’orecchio.
Il detenuto, intanto denunciato per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, è stato trasferito in un’altra sezione dell’Ucciardone in attesa di ulteriori disposizioni da parte della direzione carceraria che valuterà, fra le altre cose, il trasferimento in un altro istituto.
A seguito dei fatti, Coordinamento Nazionale Polizia Penitenziaria “Quanto accaduto nella Nona Sezione della Casa di Reclusione ‘Maresciallo Di Bona’ è l’ennesima prova dell’abbandono totale in cui versa il personale di Polizia Penitenziaria. La Nona Sezione è una struttura fatiscente, obsoleta, priva dei requisiti minimi di sicurezza e ormai inadatta a ospitare detenuti con livelli di pericolosità così eterogenei. Da anni denunciamo questa situazione, da anni chiediamo interventi, ma da anni veniamo ignorati, da anni il personale viene aggredito.
Oggi, ancora una volta, a pagare sono stati gli agenti – dicono i sindacati – Il detenuto non è nuova a simile episodi ma permane nella stesso istituto non è l’ unico senza essere trasferito in un altro istituto. Chiediamo interventi immediati: l’immediato trasferimento dei rivoltosi. La Nona Sezione rappresenta da troppo tempo una “zona rossa” interna all’istituto, dove la promiscuità tra detenuti di diversa indole, le carenze strutturali, la mancanza di tecnologie adeguate e la cronica sotto-dotazione di personale creano un contesto pericoloso e ingestibile. Solidarietà al personale ferito”.






Commenta con Facebook