Agrigento si prepara a vivere un anno memorabile come Capitale italiana della Cultura 2025, e la Regione Siciliana rilancia con un fitto calendario di eventi che intreccia memoria, arte, musica e identità locale.

Si partirà sabato 21 giugno con due appuntamenti simbolici: la mostra su Falcone e Borsellino e la Festa europea della Musica.

Il programma

Il nuovo programma della Regione, finanziato con quasi 2,7 milioni di euro, punta a rafforzare il legame tra la città e la sua eredità culturale.

Due gli eventi simbolo, l’Efebo d’Oro e il Convegno degli studi pirandelliani, che tornano “a casa” dopo anni di esilio forzato: il primo avrà un’anteprima a fine luglio e si svolgerà ufficialmente dall’11 al 15 novembre; il secondo è in calendario a dicembre, in coincidenza con l’anniversario della morte di Pirandello.

Sabato 21 giugno il via ufficiale al programma con un doppio evento. Al Teatro Pirandello sarà inaugurata la mostra ANSA “L’eredità dei giudici Falcone e Borsellino”, curata dai giornalisti Franco Nuccio e Francesco Nicastro.

Sarà proiettato un docufilm e andrà in scena lo spettacolo “L’ultima estate” di Claudio Fava, con Simone Luglio e Giovanni Santangelo nei panni dei due magistrati. Atteso anche il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio.

La sera, in occasione del solstizio d’estate e della 31ª Festa europea della Musica, la Valle dei Templi accoglierà il concerto di Mario Biondi con l’orchestra sinfonico-jazz del Conservatorio Arturo Toscanini di Ribera, diretta da Walter Attanasi.

Fra gli appuntamenti di punta spiccano:

Il concerto dell’Orchestra giovanile Cherubini diretta da Riccardo Muti il 7 luglio davanti al Tempio della Concordia.

Un’esibizione della Cappella musicale pontificia Sistina con 600 coristi agrigentini.

Il festival “Moviti Fest”, da luglio a dicembre: spettacoli di strada, laboratori, mostre, filosofia, musica e pupi nei quartieri del centro storico.

La riapertura degli spazi restaurati dell’ex Collegio dei Filippini, che ospiteranno la mostra “I luoghi del Caos” ispirata a Pirandello, oltre a collezioni di pupi e opere di Carmelo Guarneri.

Il progetto Agrigento2025 guarda anche a Lampedusa, tra i cardini del dossier di candidatura. Dal 7 al 12 luglio, l’isola ospiterà artisti, magistrati e giornalisti per il premio Lampedus’Amore dedicato alla memoria della giornalista Cristiana Matano. In programma incontri su legalità, territorio e ambiente.

Il piano prevede anche importanti iniziative editoriali:

  • Giunti Editore curerà un volume dedicato ad Agrigento Capitale;
  • Treccani svilupperà un progetto su Rosario Livatino;
  • Con Sikana Progetti d’Arte nascerà un viaggio fotografico nell’antica Girgenti pirandelliana.

“Manifestazioni di sicuro impatto – spiegano il presidente della Fondazione, Maria Teresa Cucinotta, e il direttore generale Giuseppe Parello – che si aggiungono al programma culturale di Agrigento2025, dedicando grandissima attenzione al territorio. Non soltanto si rinsalda il legame della città con l’Efebo d’Oro e il Convegno studi pirandelliani che erano stati costretti ad emigrare, ma nascono iniziative nei quartieri e in provincia, con i giovani e le associazioni. Perché Agrigento Capitale italiana della Cultura è patrimonio di tutti, e deve ripartire con la città”.