L’amministrazione comunale rende noti i dati – aggiornati al 23 aprile – relativi all’accesso al sistema di aiuti alimentari organizzato dal Comune di Palermo, in collaborazione con alcuni enti del terzo settore e del privato sociale.

Dopo il primo lotto di 15.000 istanze, di cui si è conclusa l’analisi, è attualmente in corso la verifica delle ulteriori 21.104 istanze pervenute.

Di questo secondo lotto di domande, in particolare, dopo le prime scremature, sono 13.960 le pratiche “candidate” al beneficio economico che stanno facendo pervenire le autocertificazioni (poco meno di 7.800 quelle già pervenute al momento in cui scriviamo).

Tra queste, poco meno di 2900 sono giunte a completamento: lo “stato dell’arte” registra 2.133 istanze accolte (cioè che danno diritto al contributo) 760 quelle escluse.

“Prosegue senza intoppi ma con grande meticolosità – dichiarano il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alla Cittadinanza solidale, Giuseppe Mattina – un lavoro che ormai da giorni coinvolge decine di dipendenti comunali e volontari delle associazioni, dei sindacati, delle parrocchie e della protezione civile per rendere quanto più spedito possibile il controllo delle pratiche. Un controllo necessario per evitare che le somme disponibili siano usate in modo improprio, ma che deve essere veloce per garantire presto assistenza a chi ha i requisiti”.

L’assessore Giuseppe Mattina dichiara ancora: “Mi auguro che presto il Comune sia messo in condizione di poter utilizzare i soldi promessi dalla Regione per far fronte all’emergenza economica ed alimentare che ha colpito migliaia di famiglie.
Sono grato alla Commissione Bilancio dell’ARS e ai promotori dell’iniziativa che sembra finalmente sbloccare queste somme di cui tanti cittadini hanno bisogno.
Con un sistema ormai rodato, che ci permette di verificare centinaia di pratiche al giorno per rispondere alla necessità dei cittadini, non appena avremo la disponibilità dei fondi regionali ci attiveremo perché diventino strumento per dare servizi e beni ai cittadini”.

Di certo, il boom di richieste per gli aiuti alimentari in città ha fatto emergere un disagio economico e sociale senza precedenti.

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