Domenica 15 gennaio a partire dalle 21 andrà in scena al Teatro Mediterraneo Occupato di Palermo la “Famiglia M.” di Orazio Condorelli.
La Famiglia M. è un grande luogo comune, i rapporti sono fissati da schemi precostituiti che nessuno può rompere. Qui tutto è plastificato, apparentemente immobile. Ogni giorno si ripete uguale al giorno prima tra ipocrisia e sentimenti autentici che quando riescono a venir fuori cambiano l’ordine delle cose, così sfogliando l’album di famiglia ci si accorge che nel tempo qualcosa è cambiato.
“Volevo raccontare un album di Famiglia, un universo minimo in una sequenza di istantanee che appaiono e scompaiono. Mi interessava indagare sul modo in cui le dinamiche familiari ci formano e fanno di noi ciò che siamo. I personaggi discutono, piangono, ricordano, ridono, raccontano, rivendicano. Sono tutti imbrigliati in una gabbia familiare esplicitata da una partitura gestuale che li costringe a conformarsi, impedendo loro la fuga. Si tratta di personaggi fragili, imprigionati nei luoghi comuni, ossessionati dai programmi di cucina, incastrati dentro ferree regole ma che a tratti tentano di liberarsi da una vita che scoprono omologata agli standard sociali. Volevo fosse un testo accessibile, immediato, popolare, con una costruzione che apparisse semplice e lineare. Volevo che Famiglia M. incarnasse le tensioni, le inquietudini, gli smarrimenti di questi nostri tempi ma anche la voglia di riscatto e il tentativo di prendere in mano il proprio destino” afferma il regista.
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