In Sicilia l’allarme meningite è fuori luogo. Questo non vuol dire abbassare la guardia, ma la grande paura di essere contagiati dalla malattia è dovuta ad una informazione che non aiuta a tranquillizzare i cittadini. Le istituzioni regionali dovrebbero intervenire a fare chiarezza sugli episodi epidemici”. Il direttore del dipartimento di Medicina Interna dell’Arnas Civico di Palermo, Salvatore Corrao, fa il punto sui casi di meningite da meningococco che hanno fatto scattare il panico del contagio.

Il professore spiega che “esistono diversi germi che possono causare la meningite, anche virus di cui non esiste una terapia antibiotica. Ma sulla meningite da meningococco, che è uno dei batteri responsabili dei casi di cui si sta parlando da giorni, i dati dell’Istituto superiore di sanità parlano chiaro. Nei primi quattro mesi dell’anno ci sono registrati 57 casi in tutt’Italia, segnatamente nelle regioni del Nord, e solo due episodi in Sicilia. Di tutti i casi di meningite in cui sono implicati altri germi ne sono stati rilevati 200, di cui solo uno in Sicilia. Oltre ai due episodi di cui non si sono individuate le cause”.

Da quando la Regione siciliana ha esteso la gratuità del vaccino tetravalente anche agli under 30 è partita una vaccinazione di massa. In una settimana, nella sola area del Palermitano, sono stati somministrati oltre 2mila vaccini.

Il direttore del dipartimento chiarisce che “il contagio presuppone un contatto stretto e prolungato con il malato, come avere dormito insieme, soggiornato nello stesso ambiente per lungo tempo, o condiviso le stesse stoviglie. Allora, se non si è provveduto precedentemente alla vaccinazione contro il germe isolato, una semplice terapia antibiotica, che può variare dai 2 ai 5 giorni a seconda del germe, è sufficiente a prevenire la meningite.  Diversamente, la stessa terapia è completamente inutile e forse dannosa”.

Il medico però invita ancora una volta a non abbassare la guardia: “La vaccinazione – conclude – svolge un ruolo importante a prescindere, soprattutto nelle malattie virali e batteriche di elevata diffusione. Ma come tutti gli interventi terapeutici vanno seguiti al di là della paura della meningite da meningococco”.

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