“Quell’emendamento non l’ho ancora letto. Lo esaminerò senza pregiudiziali e poi decideremo se sostenerlo come governo”: l’assessore all’Ambiente, Elena Pagana, non boccia a priori la nuova proposta di sanatoria edilizia presentata all’Ars dal suo partito. Mentre Pd e grillini si preparano ad alzare le barricate, sostenuti dai (pochi) sindaci che in questi anni hanno realmente abbattuto le case abusive. E intanto però spunta un altro pacchetto di proposte – sempre del centrodestra – che tende una mano agli abusivi.
L’abusivismo
Come si legge sul Giornale di Sicilia, il tema dell’abusivismo torna a incendiare il dibattito dentro e fuori dall’Ars. La scintilla è stata l’emendamento che il capogruppo di Fratelli d’Italia, Giorgio Assenza, ha depositato in commissione Ambiente per riaprire la sanatoria del 1985 consentendo di approvare le domande già presentate per immobili realizzati entro i 150 metri dalla battigia fra il giugno del 1976 e il giugno del 1985. A patto che prima del 1976 i Comuni avessero strumenti urbanistici approvati.
Il piano di Fratelli d’Italia
Fin qui il piano di Fratelli d’Italia. Contro cui si sono subito schierati i grillini ricordando che un emendamento simile fu bocciato due anni fa ed era stato presentato proprio da Assenza. Ma la forza politica di Fratelli d’Italia da allora è molto cresciuta e la Pagana ieri ha aggiunto un dettaglio che può offrire un indizio sulla posizione che assumerà il governo al momento del voto: “Non credo che quella di quest’anno sia una norma del tutto uguale a quella del 2021”.
L’accordo con lo Stato sul disavanzo
Raggiunta un’intesa tra la Sicilia e Roma sulla riforma dell’accordo Stato-Regione per il rientro del disavanzo della Regione siciliana. Il governatore Renato Schifani ha incontrato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in videoconferenza da Catania. In collegamento anche l’assessore regionale all’Economia Marco Falcone, il ragioniere generale Ignazio Tozzo e il ragioniere generale dello Stato Biagio Mazzotta.






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