La rabbia Almaviva è esplosa in tutta la sua forza, in tutta la sua disperazione. I dipendenti temevano da tempo che questo giorno sarebbe arrivato ma trovarsi di fronte alla prospettiva reale e concreta de licenziamento è un’altra cosa.

Oggi tutti in piazza Indipendenza o quasi. La manifestazione è organizzata dai sindacati che chiedono alla Regione di intervenire dopo essere rimasta troppo a lungo in silenzio, distratta. Ma non tutti seguiranno i sindacati. Una manifestazione spontanea non autorizzata in via Marcellini rappresenta il punto di ritrovo di tutti i delusi anche dal mondo sindacale.

Per l’azienda la riorganizzazione è inevitabile. Almaviva Contact nella propria nota parla di perdita da 1 milione di euro al mese con Palermo come sede principale in perdita. Conti che il sindacato contesta da tempo e considera inattendibili ribaltando le affermazioni della stessa azienda che parla di tali che riguardano complessivamente il 6% della forza lavoro del gruppo.

Di fatto sono quasi 3000 gli esuberi annunciati e fra questi ci sono per intero i 1670 di Palermo. Un disastro, sul fronte occupazionale, che può essere paragonato solo alla chiusura della Fiat di Termini Imerese. l’impatto sulla Sicilia e sui siciliani sarà analogo

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