Per i giudici sono gli amanti diabolici che hanno ucciso e fatto sparire il corpo di Carlo La Duca. Il presidente della Corte di assise di Palermo Sergio Gulotta ha letto il dispositivo e condannato all’ergastolo Luana Cammalleri e Pietro Ferrara . I due imputati erano presenti alla lettura del verdetto dopo quattro ore di camera di consiglio. L’uno accanto all’altra in due gabbiotti diversi, separati da un vetro.

I pubblici ministeri Luisa Vittoria Campanile e Alfredo Gagliardi avevano chiesto il massimo della pena. I due imputati avrebbero avuto una relazione clandestina e misero in atto il piano per sbarazzarsi della vittima, il cui corpo non è stato ritrovato.

Carlo La Duca imprenditore agricolo di Cerda (Palermo) è sparito nel nulla il 19 gennaio 2019. La Duca è uscito da casa alle 8:07 per recarsi a Cinisi dove ad attenderlo c’era la nuova compagna. Dovevano trascorrere il fine settimana insieme. Prima di arrivare a Cinisi si fermò nel il terreno di Ferrara a Ciaculli.

È qui, secondo la ricostruzione dei pm che La Duca trovò la morte. In che modo i due imputati si sarebbero disfatti del corpo resta uno dei misteri del processo. Il tragitto della Volkswagen di La Duca su seguito grazie al gps. La vettura è stata trovata in via Salvatore Minutilla a Cardillo. L’ultima persona che incontrò La Duca fu Ferrata.

Alle 10.48 l’auto è ripartita. Secondo i pm è che l’uomo fosse già morto e a guidare l’auto fosse Ferrara. Dietro in una Fiat Punto bianca ci sarebbe stata Luana Cammalleri, l’ex moglie che avrebbe partecipato in concorso morale al delitto. I parenti della vittima e la nuova compagna erano costituiti parte civile con l’assistenza degli avvocati Chiara Arpaia, Fabio Trombetta, Giovanni Allegra e Salvatore Pirrone.

I due imputati avrebbero fatto di tutto per nascondere il loro appuntamento. Ad esempio il 4 marzo Pietro Ferrara diceva alla donna: “No… in quel giorno non ci siamo visti”. E lei aggiungeva: “… io all’impatto ho fatto finta di rimanere di ghiaccio… gli ho detto no”. Il riferimento era alle parole dette agli investigatori.

I parenti della vittima e la nuova compagna erano costituiti parte civile con l’assistenza degli avvocati Chiara Arpaia, Fabio Trombetta, Giovanni Allegra e Salvatore Pirrone.

Nonostante la battagliera difesa degli avvocati Giovanni Marchese e Accursio Gagliano è arrivato il fine pena mai. La Duca sarebbe stato ucciso da Ferrara con il concorso morale di Cammalleri. Il corpo mai ritrovato, distrutto probabilmente con l’aiuto di qualcuno rimasto ignoto.