Guasto all’acquedotto a Sferracavallo e borgata marinara a secco. Lo Comunica l’Amap che, intanto, sta inviando migliaia di bollette non pagate ad altrettante utenze in provincia di Palermo.
Disagi a Sferracavallo
“Si informa che a causa di un guasto a una tubatura in via Sferracavallo, l’AMAP ha dovuto interrompere l’erogazione idrica all’intero distretto del quartiere. Compatibilmente con le condizioni meteo, l’intervento di riparazione sarà eseguito nella giornata di oggi e l’erogazione tornerà alla normalità entro le successive 24 ore”. Questa la nota dell’azienda municipalizzata.
L’iniziativa di “recupero crediti”
Intanto però Amap fa sul serio e invi oltre ottomila “avvisi bonari” ad altrettanti utenti privati e nei comuni della provincia serviti dall’azienda sono stati spediti in questi giorni per sollecitare il saldo delle fatture arretrate per importi a partire da 2.000 euro. L’iniziativa di “recupero crediti” su larga scala è stata avviata dall’azienda per recuperare somme non pagate dagli utenti per poco più 51 milioni di euro negli ultimi anni. “In questa fase – spiega l’Amministratore Unico Alessandro Di Martino – invitiamo questi utenti a regolarizzare la propria posizione, eventualmente anche ricorrendo alla rateizzazione del debito ed evitando così che si arrivi alla sospensione dell’erogazione e a ulteriori costi legali e di mora.”
Verso la riduzione del servizio per i morosi
La procedura adottata dall’AMAP per il recupero delle somme prevede infatti, in linea con quanto stabilito dall’ARERA, l’Autorità di Regolazione per l’Energia le Reti e l’Ambiente, tre distinte fasi: la prima è quella degli avvisi bonari con i quali si forniscono ai cittadini tutte le informazioni per saldare il proprio debito, eventualmente anche a rate, evitando interruzioni del servizio e azioni legali. Nel caso i cittadini non rispondano a questo primo sollecito saldando il debito o concordando un piano di rateizzazione, l’azienda procederà all’invio di una ulteriore comunicazione formale di messa in mora e preavviso di riduzione o sospensione del servizio; qualora anche questo passaggio rimanesse senza esito, l’azienda provvederà ad avviare le procedure d’interruzione dell’erogazione idrica, nonché le azioni legali per il recupero del credito.
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