Al capogruppo Rudy Maira vengono contestate le spese che riguardano il noleggio per oltre 100 mila euro per tre Audi A6 utilizzate dal capogruppo e dal deputato Fausto Maria Fagone.

Leasing bocciati dalla procura della Corte dei Conti alla luce anche delle spese di indennità di trasporto su gomma ricevute dai due deputati che aveva la residenza fuori dal territorio di Palermo.

Per la procura contabile devono essere restituiti circa 65 mila euro alla presidenza del Gruppo, somme spalmate dagli anni 2008 al 2010. Così come i 200 mila euro dati ai deputati a titolo di rimborso. Soldi dati all’onorevole Salvatore Cascio, Totò Cordaro, Antonino Dina, Marco Lucio Forzese, Giuseppe Gianni, Giuseppe Lo Giudice, Orazio Ragusa, Anna Maria Caroni, Santo Catalano.

Rudy Maira dovrà restituire anche il conto al bar e alla bouvette all’Ars che per l’Udc e il Pid è di circa 16 mila euro così come le spese telefoniche del gruppo non dovute visto che i deputati ricevono un rimborso forfettario per le telefonare di 4.150 euro l’anno.

L’ultima voce, sottolineata dai giudici contabili le spese per cinque messe di suffragio in ricordo del padre dell’ex presidente dell’Ars Francesco Cascio fatte celebrare nella parrocchia di Sant’Eugenio Papa.

“Per Rudy Maira tali spese – si legge nella sentenza – rientrano tra quelle di rappresentanza in quanto le messe erano state celebrate per il genitore del Presidente dell’Ars. Tale qualificazione non può essere condivisa: la celebrazione di una messa in suffragio ha un valore sul piano religioso ma non di certo una funzione a carattere istituzionale o di rappresentanza e come tale, può essere una scelta a carattere personale dell’individuo ma non una spesa di funzionamento del Gruppo parlamentare”.

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