“Ho appreso dalla stampa del provvedimento emesso nei miei confronti, prima ancora che mi venisse notificato. Comunque ho la coscienza a posto perché so di avere sempre rispettato la legge, come ho già chiarito e come dimostrerò nelle sedi competenti”.

Così l’ex Pm Antonio Ingroia commenta il sequestro di oltre 151 mila euro nell’ambito dell’inchiesta in cui l’ex magistrato è indagato per peculato.

“La verità – sottolinea l’ex Pm – è che ho denunciato sprechi per centinaia di milioni di euro, soldi che solo io ho fatto risparmiare, e invece sono accusato per una vicenda relativa alla mia legittima retribuzione. Ma,
ripeto, dimostrerò come stanno le cose”.

“Intanto continuo il mio lavoro di avvocato – aggiunge – sempre con lo stesso impegno e nella stessa direzione: oggi sono in udienza a Reggio Calabria, nel processo ‘Ndrangheta stragista, come avvocato di parte civile delle famiglie dei carabinieri Fava e Garofalo uccisi nel 1994 dalla mafia e dalla ‘Ndrangheta, vicenda collegata con la trattativa Stato-mafia”.