Anche la Commissione antimafia regionale vuole vederci chiaro nell’inchiesta per gli appalti truccati, secondo la Procura di Palermo, che ha coinvolto 18 persone fra cui il segretario nazionale della dc Totò Cuffaro, il deputato di Noi Moderati Saverio Romano, il capogruppo della Dc all’Ars Carmelo Pace.
Cracolici annuncia indagine Antimafia regionale
“Non appena riceveremo gli atti dell’inchiesta avvieremo un’indagine della commissione Antimafia. Ma va detto con molta onestà che al di là delle indagini che abbiamo fatto e che faremo c’è un dato incontrovertibile: ciò che emerge in questa Regione era già scritto. Il passato sta ogni giorno mangiando un pezzo di futuro.
La Regione Siciliana oggi è un luogo di intermediazione, con episodi ripetuti di corruzione anche di poche migliaia di euro: è questo l’elemento caratterizzante dell’attuale stagione politica. A ciò si aggiunge che la pratica clientelare è il tratto distintivo di ogni attività amministrativa e di governo”.
Spaccato emerso solo parziale
“Le indagini fin qui emerse evidenziano solo un parziale spaccato di un sistema che purtroppo è molto più pervasivo e diffuso e che investe la classe politica oltre che funzionari pubblici, ma anche una quantità sempre più crescente di intermediari e faccendieri che sono tornati, ammesso che ne fossero mai usciti, a presidiare i corridoi delle strutture pubbliche di questa Regione, dalle aziende sanitarie alle società partecipate, agli enti vigilati dalla Regione, agli stessi assessorati”.
Altre vicende seguiranno nelle prossime settimane
“La vera sfida non è quella di inseguire soltanto i fatti di cronaca – continua Cracolici – Purtroppo non è difficile ipotizzare che ce ne saranno tanti altri che seguiranno nelle prossime settimane.
Come da tempo avevo denunciato, il ‘cuffarismo’ come metodo e sistema di governo che ha come protagonisti diversi esponenti dei partiti e dell’amministrazione pubblica, è tornato ad essere il tratto distintivo di questa fase politica.
Serve una svolta, innanzitutto tra gli elettori, ma serve anche una classe politica che possa essere da esempio e da riferimento per una rigenerazione. Altrimenti questa nostra terra è destinata ad una marginalità sempre più crescente e alla dannazione di un passato che ogni giorno mangia un pezzo di futuro.
Appare evidente che questo governo è del tutto inadeguato a determinare quella svolta di cui la Sicilia ha urgente bisogno”.




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