I pm della Procura di Palermo hanno chiesto al gip del Tribunale di Palermo la revoca di richiesta di applicazione di qualunque misura cautelare nei confronti di Vito Fazzino, bed manager dell‘Asp di Siracusa, coinvolto nell’inchiesta sugli appalti truccati, al termine del suo interrogatorio.

La difesa

E’ quanto fanno sapere gli avvocati dell’indagato, Alessandro Cotzia del foro di Siracusa e Vincenzo Fiore del foro di Termini Imerese, per cui il loro assistito ha risposto a tutte le domande poste dal GIP, dai sostituti procuratori di Palermo e dai suoi stessi difensori, “fornendo la sua versione dei fatti e chiarendo ogni aspetto relativo alle contestazioni mossegli” spiegano gli avvocati del bed manager.

Le accuse

L’indagato faceva parte della Commissione in seno all’Asp di Siracusa per decretare l’impresa che avrebbe vinto l’appalto del servizio di ausiliarato. Secondo la tesi dell’accusa il pressing del direttore generale dell’Asp di Siracusa, Alessandro Caltagirone, su input dell’ex presidente della Regione, Totò Cuffaro, avrebbe consentito ad un’impresa, la Dussman di ottenere il servizio.

Gli altri interrogatori

Ci sono stati gli altri interrogatori, tra cui quello di  Ferdinando Aiello, che avrebbe avuto un ruolo determinante nelle pressioni fatte sul commissario dell’Asp, Alessandro Maria Caltagirone, direttore generale dell’Asp di Siracusa, autosospesosi dall’incarico, Giuseppa Di Mauro, responsabile unica del procedimento legato all’appalto dell’Asp: entrambi hanno respinto le accuse. La donna è assistita dall’avvocato Francesco Fazzino. In calendario per oggi ci sono  Marco Dammone, assistito dall’avvocato Daniele Livreri, collaboratore di Marchese, rappresentante della Dusmann, Paolo Bordonaro, Paolo Emilio Russo, e Sergio Mazzola.