Tony Sperandeo a caccia di testimoni si dice vittima dei pregiudizi. Il noto attore palermitano continua la sua battaglia con la Wizz air, la compagnia che nel giorno di Santo Stefano cacciò Sperandeo da volo da Malpensa diretto a Palermo per le sue presunte intemperanze. Dopo il botta e risposta tra le parti nei giorni scorsi, adesso Sperandeo si affida ad un video appello sui social. E’ in cerca di testimoni che possano raccontare cosa accadde quel giorno. La compagnia ha sostenuto di aver fatto allontanare Sperandeo per il suo comportamento aggressivo, addirittura venne scortato dalla polizia.

L’appello

Su quel volo c’erano più di 200 passeggeri. Ed è a loro che Sperandeo si rivolge: “Io non ho bisogno di visibilità – esordisce – ma sono contro i pregiudizi contro noi siciliani. Io sono un cittadino onesto e il personaggio da duro che faccio nei film non ha niente a che vedere con la vita di tutti i giorni. Ho l’impressione che la compagnia stia giocando su questo equivoco. Mi rivolgo a quelle persone che erano con me e che possono testimoniare su quel che è accaduto. Ne bastano uno, due o tre”. “Condivido l’appello di Tony Sperandeo – afferma l’avvocato Antonio Palmigiano che sta assistendo l’artista in questa battaglia legale -. Nel caso in cui qualcuno dei miei amici fosse su quel volo , vi prego contattarmi in privato”.

“Sono un terrorista?”

Il noto attore Palermitano Tony Sperandeo venne scortato dalla polizia proprio perché accusato dall’equipaggio della compagnia di aver minacciato. L’artista, dopo essersi imbarcato, è tornato indietro all’interno dei locali dell’aeroporto di Malpensa, scortato dagli agenti. “Ma sono un terrorista? – aggiunge Sperandeo -. Non ho fatto nulla, ho solo protestato animatamente ma non ho certamente minacciato nessuno”.

Bloccati per due ore

Sperandeo e tutti i passeggeri del volo erano rimasti bloccati per due ore, prima al gate e poi nel bus che doveva portarli a bordo. La ragione? Due membri dell’equipaggio, infatti, sarebbero mancati all’appello, secondo quanto riferito dal personale presente. Dunque, per questioni di sicurezza, non era possibile procedere all’imbarco. Chiaramente sia Sperandeo che gli altri passeggeri non avevano gradito il trattamento riservato. In pratica erano stati lasciati in attesa in aeroporto e poi ammassati dentro il bus. Per questo avevano vibratamente protestato.

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