Dopo il buco nell’acqua di fine dicembre, il Consiglio Comunale ha approvato il tariffario Pef Tari 2020. Diciotto i presenti al momento della votazione, con 17 consiglieri favorevoli e un solo astenuto (Giulio Tantillo). Un voto effettuato a ranghi decisamente ridotti, con tante assenze anche all’interno dell’asse giallorosso. Rimane aperta però la questione relative al contenzioso con la Curatela Amia. Risoluzione delle trattative che permetterebbe a Rap di disporre del corpo delle vecchie vasche, potendo così abbancare i rifiuti presenti all’interno del piazzale di Bellolampo. Ciò in attesa del completamento dei lavori sul primo lotto della settima vasca.

Atto emendato, evitati aumenti sulla Tari

Rispetto alle previsione originale, l’atto ha subito un emendamento a firma dei consiglieri Massimo Giaconia ed Ugo Forello. Una manovra che ha consentito di evitare un aumento delle tariffe derivato dagli extracosti sostenuti da Rap nell’annualità in questione. Una parte delle spese verrà coperta tramite il cosiddetto fondone 2020, mentre l’altra sarà assorbita dall’annualità 2022, fatto reso possibile dai minori costi operativi previsti nel Pef Tari quadriennale 22-25.

“Da una parte – ha dichiarato Ugo Forello nella presentazione dell’emendamento -, noi spostiamo tutta la somma restante degli extracosti nel piano tariffario del 2022, non lasciando eredità scomode al prossimo Consiglio Comunale. Dall’altro chiediamo di determinare i costi complessivi delle tariffe 2022 in una somma coincidente a quella espressa nel 2020, evitando aumenti per i cittadini palermitani”.

Sulla stessa linea i consiglieri comunali di Avanti Insieme Massimo Giaconia e Valentina Chinnici. Gli esponenti di centrosinistra sottolineano l’importanza dell’emendamento, che ha scongiurato un aumento delle tariffe per i cittadini. “Più del 50 % degli extracosti che Rap ha dovuto affrontare nel corso dell’anno 2020, saranno coperti dal  “fondone 2020”. Risorse che lo Stato ha messo a disposizione dei Comuni che, per l’anno 2020 a causa della pandemia, hanno registrato minori entrate e maggiori costi. La restante parte, invece, verrà assorbita da minori costi operativi previsti nel Pef 2022. Questa manovra consentirà, oltre a scongiurare una crisi finanziaria della partecipata Rap, che gli extracosti, ammontanti a 26,5 mln di euro, non gravino sulle tasche dei contribuenti palermitani“.

Venti giorni per chiudere la transazione con la Curatela Amia

Se il capitolo relativo al Pef 2020 si è chiuso, rimane aperta la questione relativa alla procedura transattiva fra la Curatela Fallimentare ed Amia. Contenzioso che al momento limita le possibilità operative di Rap nella gestione dei rifiuti abbancati nello spiazzale del TMB. Criticità aggravate anche dai ritardi relativi alle procedure per la copertura della IV vasca  per i lavori sul primo lotto della VII vasca. Situazione sulla quale l’assessore all’Ambiente Sergio Marino si è così espresso oggi in aula.

“Con riferimento all’ultima ordinanza emessa dal sindaco, che permetterà a Rap di conferire i rifiuti al momento presenti sullo spiazzale nella terza vasca bis, abbiamo ricevuto una lettera della Regione che poneva alcuni quesiti sulla stessa e che ci imponeva un termine di venti giorni per definire la transazione con la Curatela. Ho avuto modo di riferire che la transazione fra Rap e Curatela Amia che vede il Comune coinvolto per le somme già accantonate per lo smaltimento del percolato delle vecchie vasche era stata già definitiva”.

La questione delle vasche di Bellolampo

“Abbiamo però voluto ampliare la portata della transazione – ha aggiunto Marino -, inserendo il valore del contenzioso da 55 milioni di euro che al momento giace in Tribunale e che siamo riusciti a ricondurre, sulla base di una valutazione degli uffici ritenuta congrua dall’Avvocatura, in 9,2 milioni di euro. Cosa che consentirebbe il contenzioso, liberare le somme accantonate e chiudere una partita vecchia di 9 anni. Così Rap potrà disporre del corpo delle vecchie vasche. In particolare, della III bis e della IV, il cui progetto è all’esame della Regione. Ciò in attesa della consegna del primo lotto della VII vasca, sulla quale il Rup ci ha riferito sono previsti per la fine di luglio di quest’anno“.

Ricostruzione, quella messa in campo dall’assessore Marino, sulla quale si ritrovano anche Massimo Giaconia e Valentina Chinnici. Gli esponenti di Avanti Insieme ricordano l’importanza di chiudere il contenzioso con la Curatela Amia, con importanti ricadute positive sulla gestione dell’impianto di Bellolampo. “Chiediamo al sindaco di definire la procedura transattiva con la Curatela Fallimentare di Amia. Passaggio senza il quale la Rap non può abbancare i rifiuti nella terza vasca bis. Fatto che costringerebbe Rap a dovere portare ancora una volta i rifiuti palermitani presso discariche private fuori città. Inoltre, chiediamo all’Amministrazione Comunale e agli uffici preposti, di definire immediatamente tutte le procedure utili allo sblocco del concorso dei 46 autisti; alla definizione della ricapitalizzazione dell’azienda Rap e dell’atto transattivo tra la curatela fallimentare di Amia e il Comune di Palermo. Documento indispensabile per consentire alla Rap la gestione delle vasche esauste della discarica di Bellolampo”.

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