I numeri del dossier Mal’aria, diffusi oggi da Legambiente nazionale e basato sui dati forniti dall’Arpa e dalle Regioni, purtroppo, confermano il dato negativo su Palermo.

Il capoluogo siciliano si trova, infatti, al 21° posto (su 90 capoluoghi monitorati) nella classifica della campagna “PM10 ti tengo d’occhio” delle città che hanno superato la soglia dei 35 giorni consentiti, con 69 giorni. Palermo supera i livelli da 7 anni su 9. Per gli Ossidi di Azoto nel 2014 sono 11 i capoluoghi di provincia sui 93 monitorati (il 12%) che hanno superato il limite normativo, nonché raccomandato dall’OMS, di 40 μg/m3 come media annua, fra questi anche Palermo.

“Da tempo immemore – dichiara Gianfranco Zanna, presidente regionale di Legambiente Sicilia – denunciano la pericola situazione in cui vivono i cittadini a Palermo e ancora una volta ribadiamo che sulla salute delle persone non sono ammissibili perdite di tempo. Le politiche messe in atto negli ultimi anni sono state fallimentari. Secondo i dati del dossier nulla è cambiato dalla gestione Cammarata a quella Orlando. Certo riconosciamo ed apprezziamo gli sforzi dell’attuale giunta, ma non è abbastanza e sono tante le contraddizioni, come le tanto discusse ztl che non risolveranno i problemi dell’inquinamento in città: così concepite sono soltanto un’ulteriore tassa”.

“Riteniamo – conclude – che la grave e pericolosa situazione possa essere risolta realizzando sempre più aree pedonali, per arrivare praticamente alla pedonalizzazione dell’intero centro storico; non abbandonare le altre zone della città, evitando di creare cittadini di seria A e B, con più mezzi pubblici di trasporto, da altre linee di tram ad autobus elettrici o alimentati a metano; ulteriore estensione del servizio di Car e Bike sharing, favorendo così il cambio di stile di vita dei cittadini”.

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