Sono stati trovati dai carabinieri armi e droga nel casolare di campagna dove Vincenzo Greco aveva accudito i suoi animali, poco prima di essere ucciso.
E’ stata trovata una pistola semiautomatica con matricola abrasa, una pistola giocattolo e un fucile a canne sovrapposte. I carabinieri del nucleo Investigativo hanno trovato anche un passamontagna e un panetto di hashish. Proseguono a ritmo serrato le indagini sull’omicidio di ieri sera, a Belmonte Mezzagno.
E’ stata una notte di interrogatori e di perquisizioni, coordinate dai magistrati della direzione distrettuale antimafia diretta dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca.
Si indaga nel mondo della droga, in uno scenario più ampio di mafia, i carabinieri scavano nella vita di Greco, che ufficialmente era solo un manovale senza alcun precedente penale, è risultato essere genero di un boss ucciso nella faida di Belmonte del 1994, ma al momento non sembra esserci alcun collegamento fra il delitto e quella vecchia vicenda.
Greco stava rientrando a casa, è stato bloccato dai suoi assassini, che probabilmente avevano sbarrato la strada di campagna con una vettura.
Il Reparto investigazioni scientifiche ha rilevato tre colpi, andati a segno sulla vittima, un altro ha bucato il cofano, complessivamente sarebbero stati sparati 8-9 colpi con una pistola semiautomatica calibro 9.
E’ in corso l’autopsia all’istituto di Medicina legale del Policlinico.
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