Non sospenderà la sua campagna elettorale perchè la legge Severino glielo consente. Conterà su una soluzione della vicenda rapida ed, eventualmente, non assumerà il seggio se eletto. Il sindaco di Priolo Gargallo, Antonello Rizza, non cede dopo che gli sono stati comminati i domiciliari con l’accusa di abuso d’ufficio per  una vicenda risalente a due anni fa.

Continua la campagna elettorale e continuano anche le polemiche. “Non so se avete avuto modo tra ieri e oggi di seguire media e giornali su quello che è accaduto in Sicilia. Ma una cosa è chiara: esiste un patto sulla legge elettorale tra Pd, Fi e Lega per far fuori il Movimento 5 stelle, ma esiste un patto ancora più forte sui media per far fuori il M5s – dice il candidato premier del MoVimento, Luigi Di Maio in diretta Facebook sottolineando che “la regola è: dai addosso al M5s per qualsiasi sciocchezza ma copri gli altri partiti per le cose gravi”. Il riferimento, ha spiegato lo stesso Di Maio, è al caso dell’arresto del sindaco di Priolo “che era candidato nelle liste del centrodestra con Musumeci ed era nella lista degli incandidabili” consegnata all’Antimafia. Ma, ha sottolineato, “non era uno degli impresentabili: era il primo degli impresentabili con 22 capi di imputazione”.

Di Maio ha quindi lamentato come la notizia sia stata trattata dai giornali: “la maggior parte dei giornali – ha osservato – è come se non trattasse questo argomento” ed è questo, ha avvertito, “il problema dell’Italia: perchè se non avete le informazioni non potete decidere. Finchè avremo questo livello di informazione che fa da palo a Musumeci, Berlusconi e Renzi e poi massacrano noi, il livello di informazione resterà sempre bassissimo, non da democrazia evoluta”.

Ieri sulla vicenda erano intervenuti praticamente tutti. Musumeci era stato chiaro, non lo abbiamo voluto noi in lista, per Gianfranco Miccichè, invece, la magistratura si assume la responsabilità di irrompere in campagna elettorale, lo stesso Di Maio ieri aveva parlato di carceri svuotate pur di battere i 5 stelle, mentre i deputati regionali 5 stelle parlavano di codice etico di Musumeci patetico,  mentre sul fronte Micari parlava l’assessore designato Franco La Torre per il quale Musumeci sarebbe comunque resposnabile delle sue liste

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