Mutazioni ecologiche, il ruolo dell’arte e della bellezza, la rivoluzione digitale, la distribuzione delle risorse e l’essenza stessa dei concetti di spazio e confini. Sono alcuni dei temi affrontati con metodo immersivo dalla Scuola di Politica Gibel, che si terrà dal 3 all’8 settembre nella cornice di Palazzo Butera a Palermo.
La scuola, rivolta agli under 35, nasce dalla volontà di contaminare i saperi e di avvicinare i giovani alla politica con un nuovo approccio generazionale alla conoscenza.
Cinque giorni di lezioni, talk e laboratori con figure di spicco nei diversi settori, per fornire agli iscritti strumenti per leggere la realtà ed immaginarne una diversa, in un momento di profonda transizione sistemica in cui è evidente che le categorie utilizzate fino a questo momento sono divenute obsolete, mentre chi aspira a costruirne di nuove fa spesso fatica a trovare degli spazi di confronto e di elaborazione di un pensiero diverso che possa tramutarsi in azione.
L’approccio, cross-disciplinare ed orizzontale, è diviso in due momenti: uno diurno ed uno serale. Ogni mattina si partirà da un racconto, per poi approfondire nel corso della giornata. Si spazierà dall’arte (Luca Trevisani), alla geografia urbana ed economica (Carlo Salone), alla politica internazionale (Luca Bellocchio), all’agronomia con (Giuseppe Barbera). I pomeriggi saranno centrati su pratiche attive mirate a rielaborare le tematiche discusse ed uscite sul campo. La sera si terranno invece delle “conversazioni notturne” con alcuni nomi di spicco del panorama politico e culturale tra cui Ilda Curti, Leoluca Orlando, Matteo Vegetti e Marco D’Eramo.
Gibel nasce a Palermo perché rappresenta un luogo di transito e contaminazione, uno dei principali fulcri del Mediterraneo, punto strategico di un asse geopolitico che, in misura sempre maggiore, si sta spostando verso Sud. Snodo tra due mondi, entrambi alla ricerca di un nuovo e diverso equilibrio, Palermo, la Sicilia e il Mediterraneo rappresentano oggi il margine di un continente europeo in continua evoluzione. La scelta di essere ospiti di Palazzo Butera rientra nella volontà di far parte di quella scintilla intuitiva, trasformativa e generativa che il Palazzo, insieme a tutta la città, rappresenta nell’anno in cui Palermo è Capitale Italiana della Cultura e ospita la Biennale Europea di Arte Contemporanea: Manifesta 12, per la quale Palazzo Butera stesso sarà una delle sedi espositive principali.
Per maggiori informazioni e per scaricare il programma: www.scuolapoliticagibel.it
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