Sono arrivati a bordo della portaerei Garibaldi al porto di Palermo 1167 migranti salvati dalla nave della marina militare nel corso di undici salvataggi.
Sono tutti di nazionalità sub Sahariana. Tra loro ci sono 58 bambini, ancora non si sa quanti sono quelli non accompagnati e 216 donne. Alcune sono incinte.
Prima di scendere sono saliti i medici dell’Asp di Palermo per verificare alcune situazioni più critiche ed accelerare lo sbarco dei migranti più sofferenti.
La Garibaldi era destinata a Lampedusa. Poi ieri è stato necessario fare arrivare sull’isola l’imbarcazione Asso venticinque e così è stato deciso il cambio di porti.
Ad accogliere i migranti ci sono 54 psicologi e 9 mediatori culturali. “In sole 24 ore – dice Antonio Candela dirigente dell’Asp di Palermo – i medici e il personale sanitario della mia azienda ha controllato 3000 migranti. Di emergenze non ce ne sono. Le condizioni dei migranti sono buone”.
Sul molo ci sono anche gli uomini della squadra mobile della polizia e del Gico della Guardia di Finanza per individuare gli scafisti.
Sono più lente le procedure di sbarco da quando il Viminale ha alzato il livello di allerta antiterrorismo. Entro questa sera sbarcheranno i primi 500 migranti, la priorità è per le donne, i bambini e i migranti che necessitano di cure.
I migranti scenderanno dalle scalette della portaerei a gruppi di 100 per volta in maniera da consentire di effettuare la procedura di fotosegnalamento.
Nessun migrante può lasciare il porto in cui sbarca senza che sia completato il fotosegnalamento. Una stretta nei controlli che allunga i tempi degli sbarchi soprattutto nei casi in cui a bordo ci siano diverse centinaia di persone.
Gli altri 670 trascorreranno la notte a bordo della Garibaldi e verranno sbarcati domani mattina sempre a gruppi di cento. I primi 500 migranti non sono destinati a Palermo.
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