Una serie di appuntamenti dedicati all’arte presso la galleria Il Mascherone di Palermo (piazzetta Bagnasco, 22) si svolgeranno nel corso di questi mesi.

Ne parliamo con Laura Francesca Di Trapani, figlia del fondatore Francesco e Silvana, da mesi alla guida della galleria.
“La passione per il collezionismo è stato il leitmotiv che ha attraversato e che oggi continua a nutrire la storia della galleria antiquari – spiega – . Intenditore dal gusto raffinato, affascinato dal valore storico e documentario che i manufatti di antiquariato, Francesco Di Trapani nel 1992 apre nel cuore della città di Palermo il suo spazio per ospitare conoscitori, semplici amatori, mettendo così a disposizione le proprie competenze. Si spazia da oggetti di arte sacra, lignei in oro zecchino, a importanti tele seicentesche e pregiati mobili di alto antiquariato alla passione per le maioliche siciliane che segnano la storia della galleria, che adotta sin dagli esordi per mantenerlo nel tempo una scelta di un antiquariato importante”.

Commenta Silvana : “La ricerca mossa da una sconfinata passione, della bellezza del particolare, della storia di un oggetto che diviene storia di un’intera epoca, la cura e l’importanza data all’accuratezza della scelta di ogni singolo pezzo esposto, è diventata nel tempo cifra distintiva de Il Mascherone. Oggi – prosegue – la ricerca per l’antico si arricchisce di nuove contaminazioni per dar vita a uno spazio in cui l’antiquariato, l’arte, la storia, siano esplorazione e ricerca di nuovi codici”.

Si tratta di uno spazio di ampio respiro, dove l’antiquariato fa sempre da regnante, ospitando nuove passioni da far conoscere e trasmettere ai frequentatori. Si possono ammirare dall’elegante e importante bigiotteria vintage di brand americani ed europei, “mentre una parte dello spazio – prosegue Laura – sarà dedicato a piccole presentazioni ed esposizioni di artisti contemporanei ed eventi (come si diceva) di particolare interesse curati in base alle tematiche che si vogliono affrontare e presentare al pubblico.

“Uno spazio che sceglie oggi di essere il punto di incontro e il luogo di dialogo tra l’antico e il contemporaneo – proseguono da Il Mascherone – sottolineando l’appartenenza l’uno nell’altro. Creando così una dimensione in cui dedicarsi alla bellezza, alla riflessione sul valore estetico, in uno scambio umano e storico”.

Presentazioni ed eventi realizzati nei mesi precedenti, hanno spaziato dalla storia dell’antiquariato, a quella dei bijoux vintage, per arrivare all’estetica, alla filosofia e alla letteratura. Sottolineando così la scelta di alimentare questo luogo come contenitore di incontro e confronto, all’insegna delle varie sfaccettature culturali e con la presenza di personaggi estremamente interessanti della cultura italiana come il Prof. Fabio Gabrielli, filosofo e docente universitario a Milano e candidato premio nobel nel 2015.

Lo scorso 15 gennaio è stata la volta dell’artista palermitana Giovanna Orlacchio, si è trattato del primo appuntamento degli “Incontri con l’artista”, che vedrà l’avvicendarsi di artisti contemporanei, che presenteranno una parte della loro ultima ricerca e saranno presenti per sollecitare e alimentare un dialogo importante tra loro e il pubblico, spesso assente e elitario per i non addetti ai lavori.

“Questo aspetto – proseguono dalla galleria -, da curatrice, è sempre stato al centro della mia ricerca, ritenendo fondamentale lo scambio con il fruitore e la relazione che si crea tra opera d’arte e comunità circostante, soprattutto con l’arte contemporanea che rispetto all’arte moderna o antica, segue dei canoni differenti e spesso non viene iconologicamente e iconograficamente riconosciuta e compresa”.
A gennaio (quasi certamente il 18) inizierà un ciclo di incontri ideato da personalità della psichiatria, psicanalisi e psicologia, quali Marcello Alessandra, Mari Di Vita, Franco La Rosa, Daniele La Barbera ed altri, dal titolo “Liberamente parlando”. Al centro dell’attenzione l’interazione tra il pubblico e i conduttori attorno a una parola che verrà scelta all’inizio dell’incontro, aprendo così diversi scenari e diverse possibilità interpretative.