Primo, significativo risultato “fruibile” del progetto Urban Layers, Nuovi percorsi nella fotografia, co-finanziato da “Creative Europe – sottoprogramma Cultura”: al termine delle residenze artistiche, che hanno coinvolto a Gibellina la Fondazione Orestiadi e 6 giovani artisti internazionali selezionati con bando pubblico, una delle opere prodotte verrà esposta e installata in anteprima, giovedì 21 aprile alle 10,00, sul pennone di Palazzo delle Aquile del Comune di Palermo.

Si tratta di “State of emergency”, progetto di Claudio Beorchia a cura di Matteo Balduzzi, installazione ambientale che nasce dalla riflessione dell’artista attorno a un materiale evocativo dei nostri tempi: la coperta termica di emergenza, la pellicola argentata e dorata che viene fornita come dispositivo di primo soccorso ai migranti che sbarcano sulle coste italiane ed europee del Mediterraneo.

Attraverso un semplice spostamento di contesto, un oggetto d’uso comune e di grande efficacia vede amplificati i propri significati simbolici fino a sostituire uno dei simboli per eccellenza, la bandiera.
Così, “Stato di emergenza” – nel doppio senso di “condizione” e di “nazione” – reclama, costituisce e implica, prima ancora che una denuncia, un’assunzione di responsabilità da parte dei cittadini e delle istituzioni che li rappresentano di fronte ai cambiamenti politici e sociali che investono l’Unione Europea.

State of emergency prevede di issare temporaneamente come bandiera una coperta d’emergenza opportunamente ottimizzata, in una serie di luoghi che, partendo dall’isola di Lampedusa, costituiscano un percorso ideale fino al cuore dell’Europa.

Gli altri artisti selezionati per le residenze di Gibellina sono stati: Federica BaldelliBardelli, Angelica Da Silva SantosDass, Simone Sapienza, Zamiyr Suleymanov, Stratis Vogiatzis, le cui opere sono in fase di ultimazione e faranno parte, insieme ad altri progetti fotografici specifici, dei Festival Urbani che si terranno a Malaga, Thessaloniki e Lecce nei prossimi mesi estivi, caratterizzati, fra l’altro,testimoniati da una installazione di Adrian Paci.

Urban Layers ha l’obiettivo di incoraggiare un ampio pubblico allo sviluppo culturale del proprio territorio attraverso una partecipazione attiva usando la fotografia come forma di arte pubblica e condivisa. Partner del progetto sono la Fondazione Orestiadi, l’Università del Salento di Lecce (capofila), la Fondazione Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo, Arte Contemporaneo GACMA SL di Malaga, il Museo della Fotografia di Thessaloniki, l’Istituto di Culture Mediterranee di Lecce in collaborazione con Positivo Diretto.

Claudio Beorchia, nato a Vercelli nel 1979, risiede in provincia di Treviso.
Si laurea in Design e in Arti Visive presso l’Università Iuav di Venezia e l’Accademia di Brera di Milano. Consegue il dottorato di ricerca in Scienze del Design, presso il dipartimento di Progettazione e Pianificazione in Ambienti Complessi presso la Scuola di Dottorato dell’Università Iuav di Venezia.
Attivo dal 2009, ha esposto in numerose occasioni in Italia e all’estero (Argentina, Armenia, Cina, Croazia, Francia, Marocco, Russia, Slovacchia, Uruguay).
È stato artista in residenza in Italia (a Torino, in Sardegna, in Molise, in Sicilia), Cina, Danimarca e Germania.