È Adriana Scalisi la vincitrice del #wassilycontest, il concorso lanciato su Facebook dall’Accademia di Belle Arti Kandinskij (Abak) di Trapani con lo scopo di rivisitare l’opera del celebre pittore russo.
In poco meno di venti giorni, il suo dipinto ha conquistato il gradimento del “popolo” del web. La 19enne studentessa, che frequenta l’Accademia di Belle Arti di Palermo, si è così aggiudicata l’organizzazione di una mostra personale negli spazi espositivi dell’Accademia trapanese e la pubblicazione del suo elaborato sul secondo numero di “K”, la rivista dell’Abak, in uscita a gennaio 2017.

Scalisi ha scelto come periodo di riferimento gli anni del Bauhaus e come dipinto di riferimento Composizione VIII. E ha associato la composizione della sua opera allo scorrere del tempo. “L’accozzaglia di forme geometriche messe assieme – scrive la studentessa – potrebbe dare l’idea di un orologio a pendolo, con rotelle e parti meccaniche messe in mostra, ma non lasciatevi ingannare: questo è un dipinto astratto, non surrealista. I cerchi sono il fulcro centrale dell’opera: quella della sfera, ovvero un cerchio che ruota sul proprio asse, è la forma che assume l’acqua quando la tensione superficiale è abbastanza forte da tenerla assieme, come la goccia di pioggia. Il tempo ‘scorre’ in due modi: scivola tranquillo per la sua direzione, come l’acqua dei cerchi più grossi, o scandito dai nostri stessi battiti cardiaci mentre siamo in preda all’ansia, come le piccole scosse da defibrillatore dei punti. Certe volte il tempo sembra che si fermi: sensazione accompagnata dalla scoperta che sono passati molti più minuti di quanto ci si possa immaginare, ed è così che le linee verticali s’incastrano con le orizzontali, che le curve vengano tagliate dalle rette, in un contrasto di forme e percezioni”.

Il #wassilycontest, oltre a dare visibilità a opere originali come quella di Adriana Scalisi, si è posto l’obiettivo di amplificare la comunicazione dell’Abak attraverso internet e i social network. Da quest’anno infatti l’attività dell’Accademia sarà “raccontata” su Facebook, Twitter, Instagram affinché venga conosciuta anche all’esterno: un modo per stabilire un legame più forte con il territorio e con i principali stakeholders.