In arrivo 76,7 milioni di euro, della quota dei servizi del Fondo povertà, destinati ai distretti socio-sanitari per l’implementazione dell’assegno di inclusione. Si tratta di fondi che il ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha destinato alla Sicilia per il Piano di attuazione locale (Pal) per l’anno 2022. Il Pal è un modello messo a disposizione dei territori per agevolare la programmazione e la valutazione degli interventi di competenza dei servizi sociali dei Comuni e degli ambiti territoriali in favore dei beneficiari dell’assegno, principalmente in attuazione dei Patti per l’inclusione sociale.

Le parole della Albano

L’assessorato, attraverso il dipartimento regionale per la famiglia e le politiche sociali, supporterà i distretti nella fase di programmazione e valuterà la coerenza dei Pal rispetto al Piano regionale per la lotta alla povertà 2021-2023.

“Le risorse, che rispetto all’anno precedente sono aumentate per la Sicilia – dice l’assessore regionale alle Politiche sociali, Nuccia Albano – contribuiranno non solo al rafforzamento del servizio sociale professionale, ma anche all’erogazione di ulteriori prestazioni. Inoltre, nell’elaborazione dello schema del Pal 2022, il dipartimento ha semplificato le procedure per agevolare la pianificazione e l’uso dei fondi”.

Il nuovo rating della Regione

“L’agenzia Moody’s, analogamente a quanto fatto nei mesi scorsi da Fitch, ha ritoccato al rialzo il rating della Regione Siciliana, incrementando di un punto la classificazione, da “Ba1” a “Baa3″ del merito di credito. In tal modo, la valutazione della Sicilia si allinea a quella statale”.

Lo annuncia soddisfatto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che aggiunge: “È la conferma del percorso di risanamento dei conti avviato fin dall’inizio del nostro mandato. Abbiamo messo appunto manovre di contenimento della spesa improduttiva e puntato su investimenti che guardano allo sviluppo dell’Isola. Nel contempo, l’aumento extra delle entrate tributarie, dovuto proprio alle misure adottate, ci ha consentito il pieno recupero del disavanzo emerso nel rendiconto del 2018 grazie a un miglioramento dei conti pari a 2,1 miliardi di euro. Un risultato che va ben oltre gli obblighi contenuti nell’accordo con lo Stato dello scorso ottobre, con il quale abbiamo finalmente rivisto, riducendola, anche la quota di co-finanziamento della Regione al Servizio sanitario nazionale”.