Al dirigente regionale assolto dai reati contestati spetta il rimborso delle spese legali sostenute per la difesa in giudizio. E’ quanto ha stabilito la terza sezione civile del tribunale di Palermo che ha accolto il ricorso presentato dal dirigente generale di un dipartimento dell’assessorato regionale alla Salute che sottoposto a giudizio insieme ad altri era stato assolto dal gip di Gela con sentenza con cui dichiarava non luogo a procedere nei confronti degli imputati in ordine al reato ascritto, perché il fatto non costituisce reato.

Il dirigente ha richiesto il rimborso delle spese

Il dirigente a questo punto chiedeva il rimborso delle spese legali all’assessorato alla Sanità che alla luce di un parere negativo dell’avvocatura distrettuale di Caltanissetta, lo negava. Il dirigente, assistito dagli avvocati Girolamo Rubino e Daniele Piazza, presentavano ricorso in tribunale che veniva accolto. Il giudice “ha integralmente accolto l’azione promossa – dicono gli avvocati – condannando l’assessorato regionale della Salute al pagamento di quanto richiesto, oltre le ulteriori spese giudiziali”.

Il rimborso copre tutte le spese

“Anche sul quantum dovuto – aggiungono gli avvocati del dirigente -, il Tribunale di Palermo ha accolto le richieste affermando che l’oggetto del rimborso copre tutte le spese necessarie entro i limiti massimi previsti dalle tariffe ufficiali e non sui minimi di tariffa come sostenuto dalla difesa erariale”.

Il caso di corruzione del funzionario di Protezione Civile

La corruzione contestata ad un funzionario della protezione civile e a un imprenditore finiti questa mattina ai domiciliari sarebbe avvenuta sotto gli occhi dei finanzieri e ripresa dalle telecamere piazzate negli uffici regionali. Le telecamere piazzate dalla Guardia di Finanza nell’ufficio di Luigi De Luca, funzionario addetto alle liquidazioni del dipartimento della protezione civile della Regione Siciliana hanno ripreso il passaggi delle caramelle, soldi avvolti in pacchetti che dalle tasche dell’imprenditore Sebastiano Grillo, passavano nelle tasche o sulla scrivania dell’impiegato.

L’accelerazione dei controlli

Soldi che, come si legge nell’ordinanza del gip Paolo Magro, sarebbero serviti a “svolgere celermente i controlli e gli adempimenti di propria competenza e sollecitare i propri colleghi e il proprio direttore generale Cocina a svolgere celermente gli adempimenti di loro competenza al fine di ottenere la velocizzazione delle pratiche di liquidazione di interesse del Grillo 74 mila ero per un appalto per i lavori svolti nel Comune di Campofranco per il ripristino della viabilità comunale nella zona industriale in favore della Nuova Tecnopolis e un secondo appalto in località San Basilio nel comune di Novara di Sicilia da 58 mila euro in favore della Grillo Infrastrutture”.