• Nuovamente a rischio l’assistenza agli studenti disabili
  • La Città metropolitana di Palermo non ha ancora adottato le linee guide regionali
  • Caronia “Comportamento che mette in dubbio anche l’utilizzo dei fondi regionali”

“Sono di nuovo a rischio i servizi per gli studenti con disabilità in provincia di Palermo, per di più con qualche anomalia nei costi del servizio che sarà utile chiarire al più presto”. Lo afferma Marianna Caronia deputata regionale di Forza Italia, dopo l’incontro di oggi alla commissione regionale sull’attuazione delle norme regionali. È emerso che la Città metropolitana non ha ancora adottato le linee guida regionali, la cui applicazione è divenuta obbligatoria in forza della recente legge regionale 9.

“Un comportamento che – secondo l’esponente di Forza Italia – mette in dubbio anche l’utilizzo dei fondi regionali”.

Per Caronia “quanto dichiarato oggi dai funzionari della Città Metropolitana appare decisamente anomalo: l’ente avrebbe infatti costi del servizio più alti e criteri organizzativi e di gestione del tutto diversi dal resto della regione. Siamo davanti ad una incredibile ed incomprensibile insistenza con cui questo ente pubblico, nonostante le ripetute assicurazioni formali e nonostante la chiarezza della normativa, rifiuta di applicare la legge, arrecando un danno gravissimo agli studenti e alle loro famiglie”.

Conclude: “Di fronte ad un eventuale perdurare dell’inadempienza, non potrò che chiedere il Commissariamento della Città Metropolitana, anche perché sia verificata la correttezza della spesa sostenuta finora”.

Ad inizio febbraio il primo allarme

Marianna Caronia aveva già lanciato un primo allarme sulla questione ad inizio febbraio quando segnalò l’interruzione dei servizi per gli studenti con disabilità cognitiva. Oltre 800. “Come temevo e come avevo denunciato, la Città Metropolitana di Palermo ha interrotto questa settimana i servizi per gli studenti con disabilità cognitiva, rendendo loro impossibile lo svolgimento della normale attività didattica, sia pure a distanza. Con la risibile scusa della mancanza di fondi, smentita dalla presenza di un Decreto regionale di finanziamento notificato venerdì scorso, infatti questa settimana oltre 800 studenti con disabilità cognitive e che dovrebbero svolgere la didattica a distanza sono stati abbandonati a sé stessi in una girandola di comunicazioni, rassicurazioni e smentite.”

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