Ancora presidi di proteste dei lavoratori degli ex sportelli multifunzionali che contestano la norma passata con un emendamento in commissione nell’ambito della finanziaria bis e che riguarda la loro situazione. Una norma che vale da 41 a 52 milioni di euro ma che potrebbe essere inapplicabile.
“Solo una norma spot senza effetti materiali – dicono -. Produrrà solo un’elenco su quale leggere i nomi degli ex sportellisti dando garanzie occupazionali solo a chi si trova ancora al lavoro in un Ente di Formazione, ovvero quasi nessuno degli orientatori”
Quella esitata dalle commissioni di merito e dalla Commissione Bilancio dell’Ars all’interno della legge omnibus o mini finanziaria che sta venendo fuori dai lavori sarà una ‘norma pasticcio’ o più probabilmente, produrrà solo un elenco inutile dal quale nessuno attingerà mai prendendo in giro gli ex sportellisti.
Lo denunciano anche loro, i manifestanti che considerano “le garanzie occupazionali della platea degli operatori ex sportelli multifunzionali saranno minime e ridotte solo a chi ancora ha un rapporto di lavoro con un ente”.
“La promessa tutti al Ciapi è sostanzialmente smentita dallo stesso assessore al ramo – dice la portavoce Adriana Vitale -. Inoltre bisogna capire a quale titolo le Agenzie per l’Impiego manderebbero il personale nei centri per l’Impiego ovvero i vecchi uffici di collocamento visto che questa forma di impiego dei lavoratori è vietata dalla legge”.
“In buona sostanza hanno proposto ciò che i lavoratori avevano rifiutato e contrastato, vanificando due mesi di immani sacrifici. Abbiamo portato avanti una proposta che avrebbe garantito tutta la platea, avrebbe messo nelle condizioni la Sicilia di adeguarsi alle riforme nazionali sulle politiche attive del lavoro per offrire servizi efficienti ai cittadini. Ma quando la proposta era in dirittura d’arrivo, ecco che si presenta ‘il tecnico datoriale’ (riferimento ad un professionista che opera per conto di uno degli Enti di Formazione ndr) che cavalca l’onda della protesta e offre l’assist perfetto al governo per mettere in atto ciò che noi abbiamo sempre rifiutato: contratti a progetto e a rimborso”.
“Tutta la politica di maggioranza e di opposizione si assuma la responsabilità di migliorare i servizi che sono un diritto dei cittadini – dicono -, risolva in maniera strutturale la vertenza dei lavoratori e vigili più attentamente sulle scelte del governo nella distribuzione delle risorse”.
(nella foto malori e minacce di suicidio degli ex sportellisti)
Commenta con Facebook