Sembra un paradosso ma sono immagini reali: in via Sadat le auto salgono sul marciapiede per improvvisare una corsia alternativa e superare lo sbarramento stradale. Sono esausti i residenti e gli automobilisti che quotidianamente percorrono la strada: già alcune settimane fa avevamo documentato l’attuale condizione dell’area; la viabilità è interrotta da più di un mese a causa di una buca (per meglio dire, una voragine) che attualmente rimane con le quattro frecce.
Voragine in via Sadat, residenti esasperati
A distanza di due settimane la situazione non è cambiata. In compenso, i cittadini hanno trovato una “soluzione alternativa” ai ritardi prolungati.
E’ una situazione insostenibile per i residenti dell’ottava circoscrizione di Palermo, che da più di un mese convivono con una voragine posta sul manto stradale: la zona è stata immediatamente transennata per questioni di sicurezza ma il problema persiste creando innumerevoli disagi. La strada era stata riasfaltata appena qualche settimana prima della formazione del cedimento del manto stradale.
Traffico congestionato, “non c’è alcuna segnaletica che indichi la chiusura”
“La strada è chiusa da circa un mese e il disagio, già evidente, è aumentato drasticamente con l’inizio della Fiera Campionaria: oltre al passaggio bloccato, ora trovare parcheggio è diventato quasi impossibile – dichiara Andrea Muci, residente – ci sono barriere che dovrebbero impedire l’accesso, ma vengono spesso spostate da chi cerca scorciatoie e restano aperte per ore, finché qualche residente non le rimette al loro posto”, spiega.
“Il problema principale è la confusione: non c’è alcun cartello che segnali la chiusura, così molti automobilisti arrivano fin lì e sono costretti a fare inversione, creando code e rendendo di fatto la strada a doppio senso, anche se è a senso unico. Questo traffico si riversa tutto su via Andrea Cirrincione, che ormai è l’unico collegamento diretto con via Montepellegrino – continua – settimane fa ho parlato con uno degli operai che stavano lavorando alla strada: mi ha detto che il cantiere è fermo perché si aspetta l’intervento di un geologo. Sotto il manto stradale non c’è solo un buco, ma una vera e propria cavità, una sorta di galleria, e prima di intervenire bisogna fare accertamenti tecnici approfonditi. Nel frattempo, però, tutto è fermo, e noi residenti continuiamo a subire le conseguenze”.
A peggiorare la situazione è l’assenza di segnaletica che indichi in modo chiaro la chiusura di via Sadat. Questo, mancanza genera quotidianamente confusione tra gli automobilisti, che si ritrovano improvvisamente di fronte alla strada sbarrata e sono costretti a fare inversione di marcia, spesso in spazi ristretti e in condizioni di traffico già congestionato.
La situazione ha trasformato, di fatto, la via in un doppio senso improvvisato, nonostante sia regolarmente a senso unico. Il traffico deviato si concentra quindi su via Andrea Cirrincione, diventata l’unico collegamento diretto con via Montepellegrino, aggravando ulteriormente la viabilità della zona.
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