“I cittadini devono sapere che la colpa della presenza dei cumuli di spazzatura nelle strade dei comuni siciliani non è dei sindaci. Ma della Regione che non ha saputo gestire per tempo questa che non è un’emergenza. La spazzatura viene prodotta e deve essere smaltita. I sindaci non hanno alcuna responsabilità in questo processo se le discariche sono chiuse”.

Patrizio Cinque sindaco di Bagheria si è presentato questa mattina con gli autocompattatori davanti a Palazzo D’Orleans, sede della Regione, insieme ad altri colleghi. “Rifiutiamo Crocetta”, c’era scritto nei mezzi della raccolta che in questi giorni sono stati lasciati fuori dalle discariche nonostante chilometri e chilometri percorsi.

“I nostri autocompattatori sono stati lasciati nuovamente dietro ai cancelli della discarica di Catania – dice Cinque – per questo abbiamo portato i rifiuti davanti a Palazzo d’Orleans. Crocetta si assuma le responsabilità di una programmazione inesistente e di scelte improvvisate”.

Dura la neo sindaco di Porto Empedocle Ida Carmina, del M5S:”Noi conferiamo i rifiuti a Lentini, ma mi hanno riferito che anche li’ hanno bloccato i compattatori che sono tornati indietro dopo una notte in fila. E’ una situazione intollerabile. Da cinque giorni si ripete la stessa scena. Crocetta si dimetta. Intervenga anche l’esercito se necessario”.

Il primo cittadino di Ventimiglia Antonio Rino racconta che isuoi mezzi devono compiere 600 chilometri per gettare i
rifiuti: “Servono soluzioni immediate e d’urgenza per affrontare questa emergenza ormai conclamata”.

L’ultimatum  indirizzato a Crocetta dal sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque, è scaduto e così questa mattina la spazzatura è arrivata davanti al portone del governo.

Torna a chiedere le dimissioni del presidente della Regione, il M5S: “Crocetta – dice il deputato all’Ars Giampiero Trizzino – ha dimostrato di non essere capace, rendendosi autore solo di scelte scellerate e nulla più: si dimetta. In 4 anni l’emergenza anziché diminuire è aumentata. I Comuni sono letteralmente strozzati dai rifiuti. Scaricare su di loro le responsabilità è pretestuoso. I Comuni sono tenuti a raccogliere i rifiuti; la Regione, invece, deve pianificare le attività di recupero e di smaltimento. La Sicilia, sotto la guida del Pd, in 4 anni, non ha fatto alcun passo in avanti, anzi le condizioni preesistenti si sono addirittura aggravate. La vicenda di Bagheria è emblematica: un Comune dell’area metropolitana di Palermo, costretto ad abbancare rifiuti a Catania. Questa mattina addirittura gli autocompattatori del Comune bagherese hanno trovato i cancelli della discarica chiusi. Ciò vuol dire che Bagheria attualmente è priva delle condizioni minime per la raccolta dei rifiuti”.

“Mentre il Presidente Crocetta si concentra sul riconoscimento dell’immunità parlamentare, le strade Siciliane continuano a essere una discarica orripilante. A pagarne le spese come sempre sono i cittadini”, esordisce il deputato nazionale Alessandro Pagano componente della commissione Finanza.

“E pensare – prosegue Pagano – che l’Unione Europea ha assegnato massicce risorse economiche alla nostra Regione per trovare soluzioni mediante un efficiente Piano rifiuti. Le responsabilità della Regione come al solito sono gravissime, però Venerdì 8 luglio su la Repubblica si riportava di un vertice tra il Presidente della Regione, il Presidente del Parco Scientifico e Tecnologico Roberto D’Agostino e l’ Università di Palermo per mettere in atto un brevetto tutto siciliano che prevede la liquefazione dei rifiuti al fine di ottenere gas metano, gasolio e acqua pulita da utilizzare per qualsiasi fine. Un progetto, leggiamo, di grande valore scientifico e dalle certe ricadute economiche. A questo punto dobbiamo augurarci della validità di queste tesi crocettiane che per la prima volta vedrebbero il Presidente della Regione distinguersi per lungimiranza e capacità di risoluzione del problema. E’ forse questa l’ultima possibilità di riscatto che gli è rimasta, fallita la quale, non gli resterebbe che chiudere le valige e tornare a casa anzitempo”.

La risposta di Crocetta non si è fatta attendere: “Se devono conferire i rifiuti a Bellolampo, perche’ vengono davanti a Palazzo d’Orleans. Magari su indicazione di qualcuno. Mi sembra un meschino gioco politico”.

“Spedizione dei rifiuti fuori dalla Regione per un tempo limitato, differenziata spinta in tutti i Comuni e via alla costruzione di impianti di recupero e compostaggio”.

E’ chiara la ricetta M5S per uscire dall’emergenza rifiuti, che oggi ha scatenato la protesta dei sindaci siciliani.

“Non passi il messaggio – ha detto il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque – che l’emergenza è colpa dei sindaci, che sono le prime vittime di questo sistema. Se non possiamo conferire i rifiuti in discarica non è certo colpa nostra, ma di chi aveva il compito di evitare che si arrivasse a questo punto”.

Alla manifestazione di oggi a a piazza Indipendenza erano presenti una ventina di sindaci, numerosi quelli 5 stelle, e una nutrita rappresentanza di deputati regionali M5S (Foti, Cancelleri, Trizzino,Ciancio, Ciaccio, Tancredi, Mangiacavallo, Palmeri, Ferreri) e la deputata alla Camera Claudia Mannino.

La spedizione dei rifiuti – dicono i deputati – è una sconfitta, che tra l’altro finirà col gravare ulteriormente sulle tasche dei cittadini. Ma, considerata, la situazione attuale, al momento non c’è altra soluzione. Da accompagnare, però, con l’avvio immediato della costruzione degli impianti e con una raccolta differenziata spinta. La verità è che questa classe di politici è totalmente inadeguata, specie sul versante rifiuti, dove ha sbagliato il possibile e l’impossibile. Devono andare tutti a casa”.

“Il balletto delle colpe tra i sindaci, il presidente della Regione, Rosario Crocetta, e alcune forze politiche non risolverà l’emergenza rifiuti”. Lo afferma il capogruppo dell’Udc all’Ars Mimmo Turano. “La situazione è ormai insostenibile – continua l’esponente centrista – il governo regionale è chiamato a prendere decisioni risolute per uscire dall’emergenza il prima possibile e a farsi promotore di un tavolo con gli enti locali e il governo nazionale per risolvere una volta per tutte il problema dello smaltimento dei rifiuti nell’Isola”.

 

 

 

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