Giovanni Di Marco, giornalista e scrittore, ha presentato a Talk Sicilia il suo primo romanzo: “L’avversione di Tonino per i ceci ed i polacchi“, edito per i tipi di Baldini & Castoldi. Dietro il titolo che ammalia, c’è una storia nuda e cruda. Di Marco ha impiegato quasi dieci anni per dare alla stampa questa sua prima novella. “Il titolo l’ho messo quasi per gioco – racconta l’autore – perché nel momento in cui ho completato la prima stesura per poterlo presentare, ho capito che trattando un tema particolarmente spinoso, non volevo appesantire la lettura”.
Il coraggio di affrontare un tema scabroso: Chiesa e Pedofilia
“Il libro parla di Chiesa e di pedofilia -spiega Di Marco – e il protagonista è un bambino, Tonino, che ha sette anni e mezzo quando rimane orfano di mamma e da lì a poco subirà le attenzioni morbose del prete del suo paesino. Una storia fittizia, inventata, ma che purtroppo pesca a piene mani da fatti di cronaca”.
“Purtroppo le pagine dei giornali negli ultimi anni si sono riempite troppo spesso di episodi del genere”, continua l’autore. Il libro è stato pensato in due grandi sezioni. Nella prima, “si può definire un romanzo di formazione – sottolinea – perché assistiamo alla crescita di Tonino che subisce gli abusi da parte di questo prete. Alla fine, riuscirà in qualche modo a tirarsi fuori dalla situazione grazie a una vicina di casa”. La seconda parte è dedicata al trauma da superare, affrontando le ferite che un trauma del genere lascia. E’ un trauma che difficilmente si supera, anzi, forse non lo si supera mai.
Il romanzo è basato su una storia fittizia. Ma le radici di quest’opera sono solide e ben documentate: “Ho cominciato a scrivere questa storia una decina d’anni fa, quando mi sono imbattuto in un saggio di Federico Tulli su Chiesa e pedofilia. Quel saggio fornisce dati precise, storie vere, con un excursus del modo in cui la Chiesa ha affrontato questa problematica. Ed è quello che mi ha colpito in modo particolare perché fino a qualche anno fa, purtroppo, il modus operandi della Chiesa era quello di nascondere. Adesso la sensazione è che con Papa Francesco ci sia un approccio leggermente diverso”.
Qui di seguito la puntata integrale di Talk Sicilia con il giornalista e scrittore Giovanni Di Marco
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