Trenta giorni di tempo per rispondere a tre contestazioni messe nero su bianco dall’assessorato regionale al Territorio ed Ambiente alla Immobiliare Italo belga titolare della gestione della spiaggia di Mondello. Con una lettera dettagliata la Regione avvia la procedura di revoca della concessione ma il percorso non sarà né semplice né veloce.

Le contestazioni sono le stesse contenute nella relazione della Commissione regionale Antimafia. in pratica la Italo belga avrebbe subappaltato parte della concessione ottenuta dalla Regione senza autorizzazione e senza comunicazione. Questo il principale motivo di possibile decadenza visto che le altre contestazioni risultano sanabili.

La reazione della Italo Belga: “Increduli”

“Prendiamo atto, con profonda incredulità, dell’avvio del procedimento di decadenza da parte degli Uffici della Regione, fondato sulle conclusioni cui giunge la relazione della Commissione regionale antimafia. Alle attività economiche, quali che siano, interessa il diritto, non la suggestione.

Francamente non comprendiamo più a quale istituzione un’impresa debba fare riferimento per conoscere il proprio status ai fini della certificazione antimafia, se – come la stessa relazione riporta testualmente – “questa Commissione non può esimersi dall’esprimere stupore per la comunicazione antimafia del Ministero dell’Interno del 24 gennaio 2024 che non ravvisa a carico della Società Mondello Immobiliare Italo Belga SA […] la sussistenza di cause di decadenza, di sospensione o di divieto…”.

Risultanze antimafia sbilanciate e fuorvianti

“L’appiattimento sulle risultanze, che riteniamo sbilanciate e per molti aspetti fuorvianti, sembra voler trasformare in “anomalia” contraria alle norme prassi operative che l’Ente concedente ha adottato e avallato per anni. Se questa impostazione venisse assunta come regola generale, potrebbe condurre alla messa in discussione indiscriminata delle concessioni demaniali marittime in Sicilia, incluse quelle già affidate ai Comuni.

È destituita di fondamento, in particolare, l’affermazione secondo cui la Società Mondello esternalizzerebbe ad altra società la maggior parte delle attività relative al bene in concessione: molte attività sono svolte su aree di diretta proprietà e non in concessione e la somma spesa annualmente per tali attività incide per circa l’8% sul totale dei costi sostenuti nel ciclo economico aziendale”.

Campagna di delegittimazione sulla pelle di 250 famiglie

“Siamo nel pieno di una campagna di delegittimazione che si consuma sulla pelle delle circa 250 famiglie impegnate nelle attività che gravitano attorno alla spiaggia di Mondello. Presentare questa vicenda come un’operazione di “liberazione” della spiaggia, in concomitanza con l’avvio ormai prossimo delle procedure di gara previste per legge entro il 2027, significa usare un tema delicatissimo per fini meramente propagandistici.

Ogni qualvolta sono emersi elementi critici su singole posizioni, abbiamo interrotto i rapporti interessati e rafforzato i controlli interni, a dimostrazione che agiamo al di fuori di qualunque condizionamento esterno. Se, nonostante ciò, si dovesse procedere alla revoca della concessione sulla base di presupposti che riteniamo errati o incompleti, la Società contesterà tali provvedimenti in tutte le sedi competenti, agendo con fermezza per il ristoro integrale dei danni arrecati alla Mondello Immobiliare Italo Belga, ai suoi lavoratori e al territorio”.

Non resteremo in silenzio

“Non intendiamo spostare il confronto sui giornali, ma non resteremo in silenzio di fronte a rappresentazioni che riteniamo ingiuste: nel rispetto delle istituzioni presenteremo le nostre osservazioni e controdeduzioni nelle sedi competenti, riservandoci ogni opportuna iniziativa a tutela della Società e confidando di poter ristabilire una lettura corretta dei fatti”.

La decisione finale verrà presa, comunque, sulla scorta del parere dell’ufficio legislativo e legale della Regione e se dovesse essere disposta la decadenza della concessione c’è da aspettarsi una lunga battaglia fra Tar e CgA