Palermo

Baby gang e minori violenti, organizzato incontro a Palermo

Un incontro che affronta il fenomeno delle baby gang e del numero crescente di minori protagonisti di atti di violenza, aggressioni, risse, e rapine anche a mano armata. Si svolgerà domani alle 18.30 al San Paolo Palace in via Messina Marine organizzato a Palermo dall’associazione nazionale Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

All’incontro prenderanno parte il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla; il presidente della sezione Ancri Palermo, Matteo Neri; il presidente nazionale Ancri, Tommaso Bove; il questore di Palermo, Leopoldo Laricchia e la vice prefetto vicario di Palermo Anna Aurora Colosimo.

Il tema dell’incontro “l’Acri per le future generazioni: comprendere il disagio psicologico per prevenire i comportamenti a rischio”. Il dibattito sarà moderato dal prefetto Francesco Tagliente, che aprirà i lavori con una relazione introduttiva sui comportamenti a rischio dei giovani con un cenno alla evoluzione del fenomeno delle gang giovanili.

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Interverranno poi, il professore Mario Rusconi, Presidente dell’Associazione Nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola di Roma; il professore Nicola Ferrigni, direttore osservatorio permanente sui giovani “Generazione Proteo”, esperto di politiche giovanili, e Maria Carla Bocchino, dirigente Superiore della Polizia di Stato, delegata Ancri alle politiche giovanili.

Il Prefetto Tagliente promotore dell’iniziativa e il Questore di Livorno Roberto Massucci, con il loro piglio pragmatico avvertono la necessita di un impianto legislativo che garantisca la “paura delle conseguenze”.

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In primo luogo debbono essere disegnati percorsi provvedimentali, preferibilmente non penali, che accorcino in maniera significativa il tempo che oggi intercorre tra il fatto e la conseguenza che ad esso si connette. In sintesi è necessario rivedere gli strumenti nella cassetta degli attrezzi per scegliere la strada giusta.

In particolare ha anticipato il Questore Massucci occorrerebbe 1. Tipizzare i comportamenti che si intende sanzionare; 2. Individuare provvedimenti sanzionatori sul piano amministrativo ovvero limitativi sul piano delle misure di prevenzione di competenza del Questore e solo in caso di recidiva prevedere sanzioni penali; 3. Varare un regolamento quadro dei comportamenti da tenere nelle scuole sulla base del quale i dirigenti scolastici possono adottare il proprio regolamento attuativo; 4. Definire mediante sanzioni amministrative immediate la responsabilità genitoriale; 5. Individuare percorsi di assistenza psicologica da affiancare ai meccanismi sanzionatori; 6. Adottare a livello nazionale un programma di cooperazione interistituzionale da calare nel rapporto sul territorio tra Dirigente scolastico provinciale e Questore in quanto Autorità tecnica di pubblica sicurezza

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