Sui social postavano foto con mazzette di soldi e abiti griffati, una vita di lusso grazie al traffico di droga. Adesso però è finita per la banda di ragazzini del Nisseno che in pratica aveva messo in piedi un’organizzazione fiorente di traffico di stupefacenti.

L’operazione all’alba

La baby gang era dedita al traffico di sostanze stupefacenti ed è stata smantellata dai finanzieri del gruppo di Gela. Fiamme gialle coordinata dalla Procura di  Gela e del tribunale per i minori di Caltanissetta. Cinque le misure cautelari di cui 2 arresti in carcere e 3 ai domiciliari per le accuse di traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti. Le indagini, condotte tra i mesi di febbraio e aprile dello scorso anno, hanno consentito di acquisire un grave quadro indiziario in ordine all’esistenza di una “piazza di spaccio” nel centro storico di Gela.

Gestita da giovanissimi

Il business gestito da personaggi gelesi di giovane età, tra i quali due minorenni. Tra loro uno diventato maggiorenne nel frattempo. Era loro ad occuparsi principalmente dello smercio di hashish e marijuana. Dagli elementi investigativi acquisiti, è emerso che gli indagati vantavano un’organizzazione ben definita e radicata nelle vie principali della movida gelese. Questo gli garantiva l’operatività della “piazza di spaccio” 24 ore su 24.

telecamere e intercettazioni

Gli inquirenti hanno potuto contare sull’ausilio di videoriprese, intercettazioni telefoniche, pedinamenti e appostamenti. Attività che ha permesso di riscontrare come le strategie criminali erano focalizzate su uno strutturato apparato di vendita. Sistema che era in grado di fruttare circa 12 mila euro mensili e soddisfare la “domanda” giornaliera di decine di acquirenti. I clienti erano provenienti anche da altre città della provincia.

Sui social il vanto per la bella vita

Il consistente giro d’affari grazie alla droga era anche oggetto di vanto sui principali social network. Qui gli indagati erano soliti “postare” immagini con mazzette di banconote e abbigliamenti griffati. In pratica facevano sfoggio dell’alto tenore di vita e dei lussi di cui godevano attraverso il traffico di sostanze stupefacenti. Non si escludono ulteriori sviluppi all’esito degli interrogatori di garanzia a cui gli indagati saranno sottoposti nei prossimi giorni.

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