Inizieranno lunedì e proseguiranno martedì gli interrogatori di garanzia dei sedici indagati nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Termini Imerese su presunti illeciti nell’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti da parte del Comune di Bagheria e sulla vicenda relativa alla casa abusiva di un familiare del sindaco Patrizio Cinque.

Gli indagati sono in tutto 23: oltre al sindaco, il vicesindaco, imprenditori e diversi funzionari del Comune.

Per 16, tra cui Patrizio Cinque, il gip ha imposto l’obbligo di firma.

Cinque è accusato di turbata libertà degli incanti, abuso d’ufficio, falso ideologico e rivelazione di segreto d’ufficio.

La procura aveva chiesto nei suoi confronti gli arresti domiciliari, ma il gip ha deciso per la misura cautelare “minore”.

“Stiamo valutando gli eventuali provvedimenti disciplinari da adottare nei confronti dei dipendenti comunali indagati dalla procura di Termini Imerese. Stiamo studiano la misura cautelare del gip”.

Lo dice il segretario generale del Comune di Bagheria Eugenio Alessi, riferendosi ai provvedimenti da adottare nei confronti dei funzionari e dipendenti del comune finito al centro dell’inchiesta su presunti illeciti nell’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti da parte del Comune di Bagheria e sulla vicenda relativa alla casa abusiva di un familiare del sindaco Patrizio Cinque.